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In Italia cresce l’attenzione verso il benessere degli animali e la sicurezza delle strutture destinate agli equini.

È proprio in quest’ottica che ormai da diversi anni, la progettazione di stalle e box per cavalli deve tenere conto sia delle normative edilizie sia delle linee guida sul benessere animale, che stabiliscono requisiti minimi per garantire condizioni di vita adeguate ai cavalli.

Sono molte le novità normative emerse a livello nazionale e locale, volte a facilitare la realizzazione di ricoveri per cavalli e ad aggiornare gli standard costruttivi secondo le più recenti conoscenze tecniche.

Quadro normativo attuale e novità recenti

La costruzione di una scuderia o di un gruppo di box per cavalli rientra normalmente nell’attività edilizia: salvo particolari esenzioni, è quindi richiesto un titolo abilitativo (permesso di costruire o SCIA) e il rispetto delle normative urbanistiche locali.

Tradizionalmente, l’edificazione di stalle in zona agricola era vincolata alla presenza di un’impresa agricola attiva e all’utilizzo zootecnico (allevamento) degli animali. Tuttavia, di recente alcune regioni hanno introdotto nuove norme per agevolare privati ed enti sportivi nella realizzazione di piccoli ricoveri per equidi a fini non produttivi.

Innovazioni normative regionali

Un esempio significativo proviene dal Veneto: con una delibera regionale del 2021 sono state definite le caratteristiche tecnico-costruttive di box e recinzioni per il ricovero di cavalli ed equidi. Questa normativa consente, in zona agricola, la realizzazione fino a otto box amovibili per cavalli anche a privati non agricoltori. Le strutture in questione devono però rispettare precisi criteri: essere prive di fondazioni fisse (e quindi di facile rimozione), non configurarsi come un allevamento, e garantire il benessere degli animali ospitati.

Tali soluzioni – ad esempio box prefabbricati in legno posati su terreno senza una platea in cemento – permettono di creare piccoli rifugi per cavalli in modo più semplice, mantenendo comunque la possibilità di smontarli e spostarli. Naturalmente, anche queste strutture leggere devono rispettare le norme antisismiche, di sicurezza, igienico-sanitarie e paesaggistiche vigenti.

Linee guida nazionali e prospettive future

A livello nazionale, non esiste ancora una legge quadro specifica sulle strutture per equidi, ma esistono riferimenti importanti.

Il Ministero della Salute ha redatto un Codice per la tutela e la gestione degli equidi che fissa criteri fondamentali per la corretta detenzione dei cavalli. Queste linee guida, pur volontarie, sono spesso richiamate nelle normative regionali e fungono da standard di riferimento. Si discute anche di adottarle in una legge nazionale, per assicurare criteri uniformi di benessere equino in tutta Italia.

Verifiche presso gli enti locali

Dal punto di vista pratico, è fondamentale verificare prima le norme edilizie locali. Molti Comuni fissano requisiti specifici per le stalle (distanze da confini, materiali ammessi, eventuale parere dell’ASL veterinaria sul progetto, ecc.). Informarsi presso gli uffici tecnici comunali aiuta a evitare irregolarità e a ottenere i permessi più rapidamente.

Requisiti tecnici e di benessere animale

Le specifiche tecniche per stalle e box moderni derivano in larga parte dalle esigenze etologiche e fisiologiche dei cavalli. Un cavallo adulto necessita di uno spazio sufficiente per sdraiarsi, alzarsi e girarsi comodamente all’interno del box. Le linee guida suggeriscono dimensioni minime interne di circa 3m x 3m per un box singolo (9 metri quadrati). Tale area può aumentare nel caso di animali di grossa taglia o di fattrici con puledro.

L’altezza interna raccomandata è di almeno 3 metri, così che l’animale possa alzare la testa senza rischi di urti. Anche le aperture devono essere proporzionate: la porta d’accesso al box andrebbe dimensionata su almeno 1,20 m di larghezza e circa 2,5 m di altezza, per permettere al cavallo di entrare e uscire agevolmente.

Ventilazione e illuminazione delle scuderie

Un altro aspetto cruciale è la ventilazione e luminosità della scuderia. I locali chiusi che ospitano cavalli devono prevedere adeguati ricambi d’aria naturale, evitando però correnti eccessive. Finestre o aperture di aerazione in alto, opportunamente collocate, garantiscono un flusso d’aria senza colpire direttamente gli animali.

All’occorrenza si possono impiegare ventilatori o estrattori per smaltire il caldo estivo, mentre nella stagione fredda è fondamentale offrire riparo dagli agenti atmosferici mantenendo però un ricambio d’aria sufficiente a disperdere l’ammoniaca delle deiezioni.

La luce naturale è altrettanto importante: ogni box dovrebbe disporre di almeno una finestra o apertura verso l’esterno, che fornisca illuminazione diurna. Per l’illuminazione artificiale si impiegano lampade protette e si garantisce un livello di luce sufficiente per lavorare in sicurezza, senza abbagliare gli animali.

Materiali per la costruzione dei box

Dal punto di vista costruttivo, i materiali rivestono un ruolo fondamentale. Molti box prefabbricati sono realizzati in legno, che offre un buon isolamento termico e un ambiente naturale. Spesso le pareti in legno vengono rinforzate nella parte inferiore con tavole robuste o rivestimenti in gomma, così da resistere ai calci senza scheggiarsi.

Altre strutture utilizzano telai in acciaio con pannelli coibentati: in tal caso è essenziale eliminare spigoli vivi o parti sporgenti che possano ferire l’animale. In ogni caso le superfici interne devono essere lisce, atossiche e facilmente lavabili per garantire una pulizia accurata, e gli elementi di chiusura (cerniere, chiavistelli) vanno progettati per la massima sicurezza, evitando aperture accidentali da parte dell’animale.

 

Pavimentazione e lettiera

Il pavimento dei box e dei corridoi di scuderia dev’essere solido e antiscivolo.

Di solito si realizza una soletta in cemento con finitura antisdrucciolo e una leggera pendenza verso un canale di scolo per facilitare la pulizia. Sopra si stende uno strato di lettiera assorbente (paglia o trucioli depolverati) da mantenere asciutto, rimuovendo ogni giorno deiezioni e materiale bagnato.

Un buon drenaggio del suolo e l’uso di lettiere idonee riducono la formazione di odori ammoniacali e contribuiscono alla salute respiratoria dell’animale. Nei corridoi, la larghezza dovrebbe essere di almeno 3 metri per consentire il passaggio in sicurezza di persone e cavalli, anche condotti a mano affiancati.

Recinzioni per paddock esterni

All’esterno, se i cavalli dispongono di paddock o pascoli, è importante predisporre recinzioni sicure.

Sono sconsigliati i fili spinati o le reti a maglia stretta, che potrebbero causare ferite: meglio utilizzare staccionate in legno o robuste bande in materiale sintetico ben visibili, con un’altezza minima di circa 1,2–1,5 m. Gli accessi ai paddock devono avere cancelli ampi e solidi, con chiusure a prova di apertura accidentale da parte degli animali.

Progettazione e sicurezza delle strutture equestri

Le coperture di un maneggio indoor devono essere progettate per resistere ai carichi di neve e vento al pari di altre strutture sportive impiegando strutture portanti in acciaio o legno lamellare. Gli impianti elettrici devono essere a norma anti-scintilla (specie in fienili e depositi di fieno) per prevenire incendi. Inoltre è buona prassi dotare le scuderie di estintori e vie di fuga adeguate, così da poter evacuare rapidamente gli animali in caso di emergenza.

Conciliare normativa, funzionalità e benessere

Le norme e le specifiche tecniche per costruire stalle e box puntano a creare ambienti sicuri sia per gli animali sia per gli operatori. Le recenti evoluzioni normative testimoniano un crescente interesse verso il benessere equino e la volontà di semplificare alcune procedure burocratiche per favorire la diffusione di strutture adeguate.