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I carabinieri della compagnia di Giugliano hanno eseguito un’ordinanza di custodia in carcere emessa dal Gip del tribunale di Napoli su richiesta della Dda nei confronti di Armando Palma, detto “Armanduccio 29”, 56enne di Villaricca per il delitto di partecipazione ad associazione per delinquere di stampo camorristico. Il provvedimento cautelare conclude le attività di indagine avviate nell’ottobre del 2016 che avevano in precedenza consentito l’individuazione degli autori di una estorsione ai danni di un imprenditore di Giugliano aggiudicatario di un appalto per i lavori di ristrutturazione nell’ambito del Piu Europa della chiesa di San Rocco, nel centro storico cittadino. All’imprenditore fu consigliato di “andare a mettersi a posto al Selcione”. Il prosecuzione delle indagini, ha permesso di  accertare che “Armanduccio ventinove” affiliato di lungo corso del clan Mallardo  era uno degli autori delle estorsioni.  Non si era limitato a spendere la forza intimidatrice del clan ma aveva agito per conto del sodalizio  di cui fa parte. Il Palma, infatti, percepiva dal clan la cosiddetta “mesata” e nel corso della detenzione in carcere aveva continuato a ricevere assistenza economica per sé e per i suoi familiari, a suggello di un perdurante vincolo con l’associazione camorristica. Proprio l’importo dello stipendio spettante all’indagato era all’origine di alcuni contrasti con i vertici dell’organizzazione, in quanto l’indagato rivendicava l’importanza e la durevolezza del contributo prestato alle attività del clan Mallardo, ritenendosi perciò meritevole di uno stipendio più elevato rispetto a quello riconosciuto.