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Salerno – Si è conclusa questa mattina, con l’arrivo di tutte e cinque le relazioni degli altrettanti pediatri che a  vario titolo e ruolo hanno seguito il ragazzino 13enne probabilmente affetto da diabete infantile, la prima fase del lavoro della commissione aziendale del Ruggi d’Aragona istituita per l’indagine interna a seguito della morte del paziente e parallela alla indagine della magistratura. Acquisiti gli atti, la commissione dovrà indicare giorno e ora della riunione per concludere l’attività di Verifica. In precedenza la commissione aziendale aveva acquisito tutte le cartelle cliniche relative ai ricoveri di Alessandro F. morto per infarto nel giorno di Santo Stefano dopo essere andato in coma. La Commissione voluta  dal Direttore generale Giuseppe Longo al fine di fare chiarezza sull’accaduto e composta dal Direttore sanitario presidiale Angelo Gerbasio, dal medico legale Antonello Crisci e dal Direttore d’Unità di Medicina Pasquale Perna  ha visionato le carte per capire e ricostruire tutti i passaggi avvenuti sin dal primo accesso in pronto soccorso.

La storia – Il 23 dicembre Alessandro F. era stato accompagnato la prima volta, dalla madre, al pronto soccorso di via San Leonardo. Il genitore era preoccupato per alcuni sintomi: un malessere che i medici diagnosticarono come allergia, probabilmente alla tachipirina (pare che il ragazzino si sia sentito male dopo averla assunta). I camici bianchi dopo aver visitato il 12enne e fatto la diagnosi prescrissero dei  farmaci a base di cortisone, tra cui il Bentelan, da assumere anche nei giorni successivi. Alessandro viene quindi dimesso e torna a casa. Il giorno seguente la madre prova a contattare il pediatra di fiducia ma è irraggiungibile. Intanto le condizioni di salute non sembrano migliorare, anzi il giorno di Natale peggiorano al punto che la madre richiede l’intervento di un’ambulanza del 118. Giunti al ‘Ruggi’ il ragazzino viene sottoposto a degli esami clinici, tra cui quelli ematici che evidenziano un livello di glicemia altissimo (oltre i 1200). A questo punto viene disposto il ricovero in pediatria e avviato il trattamento teso a far rientrare la glicemia negli standard normali in modo da evitare problemi ancor più seri. Nella giornata di martedì, a seguito delle cure somministrategli, i valori sembravano potessero rientrare nella norma. Ma a peggiorare il quadro clinico subentrano problemi di natura cardiaca. Secondo quanto raccontato dai familiari, il ragazzo avrebbe subito tre infarti. L’ultimo, quello fatale, alle 9,30 di mercoledì mattina quando il suo cuore ha smesso di battere. Il ragazzo, che frequentava la terza media a Pellezzano, era nipote dell’ex assessore alla cultura di Pellezzano, Francesco Morra (era il figlio della sorella), rimasto profondamente scosso e addolorato da questa grave perdita. Sono stati i genitori a rivolgersi alla magistratura chiedendo che sia fatta luce sull’intera vicenda.