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Scafati (Sa) – “Sì, abbiamo avuto dei favori, ma non abbiamo mai chiesto nulla”. Questo in sintesi quanto dichiarato da Alfonso e Catello Cesarano, legali rappresentanti della ditta “Cesarano Nicola Pompe Funebri scarl” . I due, indagati dalla DDA di Salerno, nell’ambito dell’operazione “Sarrastra” nelle scorse settimane hanno ricevuto un avviso di conclusione indagine unitamente all’ex sindaco Aliberti e ad altri. Ieri Alfonso e Catello Cesarano, accompagnati dai legali di fiducia, si sono presentati nell’ufficio del Pubblico Ministero della Direzione Distrettuale Antimafia Vincenzo Montemurro per essere ascoltati sulla vicenda che li vede coinvolti. I due indagati hanno spiegato al magistrato di aver ricevuto dei favori ma che di fatto loro non hanno mai chiesto nulla. La dichiarazione resa, in qualche modo conferma quello che è l’impianto accusatorio contenuto nell’avviso di conclusione indagine notificato a Angelo Pasqualino Aliberti, l’ex sindaco del Comune di Scafati; Giovanni Cozzolino, ex dipendente del Comune di Scafati, membro dello staff del sindaco Aliberti; Giacomo Cacchione, ex capo Area Economico Finanziaria del Comune di Scafati; Giuseppina Ametrano, legale rappresentante della ditta “L’Eternità srl”; Alfonso Cesarano e Catello Cesarano, legali rappresentanti della ditta “Cesarano Nicola Pompe Funebri scarl”.
Ad Aliberti, Cozzolino e Cacchione la Procura contesta il reato di abuso di ufficio aggravato dall’articolo sette (metodo mafioso). In pratica, secondo l’accusa i tre avrebbero favorito le due agenzie funebri “L’Eternità srl” e Cesarano. Le attività di indagine, condotte dal personale dalla Sezione Operativa della DIA di Salerno, hanno consentito di documentare l’illecita attività di pubblicità funebre svolta su pannelli installati abusivamente, omettendo il versamento dei tributi dovuti per legge e agevolati anche dalle condotte omissive poste in essere dai responsabili degli uffici comunali deputati al controllo. In particolare, le investigazioni hanno consentito di accertare che le condotte omissive, finalizzate a non interrompere o impedire le attività illecite delle due ditte, avrebbero recato vantaggi anche di natura patrimoniale sia alle stesse società sia, in un caso, ad un allora staffista del Comune di Scafati che avrebbe fruito di un servizio di onoranze funebri gratuito.  Aliberti, Cozzolino e Cacchione di fatto non avrebbero impedito che gli incaricati delle due agenzie affiggessero manifesti senza versare il dovuto. Dalle indagini è emerso che l’ex staffista Giovanni Cozzolino avrebbe, in cambio delle “attenzioni” prestate, ottenuto un servizio funebre gratuito per un suo congiunto deceduto, Francesco Gallo. Funerale che fu effettuato dalla ditta l’Eternità.