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Un contratto di lavoro di almeno 18 mesi, rinnovabili, a chi è stato condannato o è indagato per reati connessi alla contraffazione. È la singolare iniziativa di una ditta, la Visone srl, dello stilista partenopeo Francesco Visone, che ha sottoscritto un protocollo d’intesa con gli ideatori dell’iniziativa di inclusione sociale “Verigood” Gennaro Demetrio Paipais e Sergio Pisani. L’azienda potrà avvalersi anche dei benefici legati al reddito di cittadinanza.

Il progetto Verigood, un marchio registrato presso il Mise, si pone l’obiettivo di inserire in un circuito legale e regolarmente retribuito coloro che in passato hanno prestato le loro ‘competenze’ nella realizzazione di borse, portafogli e altri oggetti di pelletteria “taroccati” che alimentano il cospicuo giro della contraffazione delle grandi griffe di moda. La produzione mira a valorizzare le eccellenze della manifattura napoletana.

Riabilitare e poi riunire sotto una griffe registrata e legale i talenti che una volta erano al servizio dell’industria del falso: nasce a Napoli la prima iniziativa sociale contro l’economia parallela della contraffazione, un business da svariate centinaia di milioni di euro all’anno, che dà lavoro, in nero, a migliaia di persone.

Il progetto intende impiegare le grandi capacità espresse da quella parte della manifattura locale finora dedita alla contraffazione. «Abbiamo creato e registrato il marchio ‘Verigood’ – spiega Sergio Pisani – con il quale, sotto la direzione del giovane stilista napoletano Francesco Visone, sotto la spinta di società di marketing e delle istituzioni, saranno commercializzati prodotti di pelletteria, ma non solo, che non avranno nulla da invidiare a quelli delle grandi griffe di moda internazionali, così tanto imitate e sempre più spesso neppure realizzati nei Paesi europei».