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La nuova manovra economica del Governo Conte Bis ha messo in agenda un innalzamento del PREU per l’azzardo. Ecco la risposta del settore.

Sta cambiando ancora una volta la tassazione del mondo del gambling. La nuova manovra economica del Governo Conte Bis è alle porte ed è prevista un’altra, l’ennesima, stangata per l’azzardo. Di questo si è parlato nel corso dell’audizione in Commissione Finanze sul decreto fiscale allegato alla Manovra di Bilancio.

A mettere in chiaro le cifre è stato soprattutto il numero uno dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Benedetto Mineo, che ha sottolineato come l’Erario Statale incasserà in maniera complessiva quasi il 71.89% delle giocate effettuate dagli italiani per quanto riguarda gli apparecchi da intrattenimento a vincita limitata. Una cifra che subirà un nuovo rincaro il prossimo anno. Nelle ultime stagioni politiche, infatti, su AWP e VLT si sono abbattuti numerosi aumenti del Prelievo Erariale Unico, il famoso PREU, con Mineo che ha sottolineato i cinque provvedimenti legislativi a carico degli apparecchi, susseguitesi dal 2014 al 2019. Oggi la percentuale sulle AWP è del 23%, con il payout al 68%, per una raccolta attesa vicina ai 24 miliardi di euro, mentre il margine della filiera dovrebbe restare ancorata a 7.38. Gli addetti del settore, quasi 150 mila lavoratori, prenderanno meno del 8.7% della raccolta di gioco complessiva.

Il provvedimento interviene sulla tempistica precedentementespiega Benedetto Mineofissata per la sostituzione degli apparecchi da intrattenimento del tipo AWP di vecchia generazione con la versione più evoluta AWPR che, pur avendo software a bordo, sono in parte governati “da remoto”, con una tecnologia che rende più difficili le frodi a danno dell’Erario”. L’immissione nel mercato della nuova tipologia di apparecchi, insomma, lascia presagire l’adozione di un decreto ministeriale che spieghi le regole tecniche di produzione, fissando un termine che tiene conto della tempistica stimata per la produzione delle nuove macchine.

Novità in vista, insomma, per il mondo del gambling. Che già dal punto di vista tecnologico sta cambiando pelle, soprattutto in vista di una maggiore sicurezza: l’utilizzo della tessera sanitaria e i limiti orari sugli apparecchi sono disposizione volute per prevenire il gioco patologico-minorile. Ma il gioco online cambia anche per quanto riguarda l’esperienza degli utenti. Infatti, le nuove slot online presentano dei tassi di RTP maggiori rispetto al loro versante fisico. Stiamo parlando del Return to Player, ovvero del ritorno al giocatore: la parte di guadagno che non finisce al banco, ma va dritta nelle tasche dell’utente. Tra i giochi che hanno il maggior tasso di RTP c’è senza dubbio il Blackjack che sfiora il 99% di ritorno al giocatore, oppure la roulette che vanta un ottimo 97%.

Su queste cifre, però, si abbatterà presto una nuova tempesta fiscale. La speranza, come dimostrano le parole di Mineo, è che una parte di questi fondi possano rientrare nel circuito. Sottoforma, magari, di finanziamenti per lo sviluppo tecnologico e per la prevenzione.