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Tempo di lettura: 2 minutiCaserta – Nel mese di marzo appena trascorso sono lievemente aumentati i roghi di rifiuti nelle province di Napoli e Caserta, in particolare nei comuni ricadenti nella cosiddetta Terra dei Fuochi, rispetto al marzo 2020: in totale sono stati 117, di cui 101 nel Napoletano e 16 nel Casertano, a fronte di 110 roghi verificatisi nel marzo di un anno fa (84 nella provincia partenopea, 26 in quella casertana). Resta però il dato preoccupante degli undici roghi – il 9% del totale – registrati a marzo nel campo rom di Giugliano in Campania, in località Ponte Riccio, dove si sono verificati incendi molto estesi. Dal report mensile diffuso dall’Incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania, emerge inoltre che il numero di roghi avvenuti a marzo nelle due province è di gran lunga superiore a quello dei due mesi precedenti (78 a gennaio, 72 a febbraio).
Il report dà conto anche del dato positivo relativo ai risultati delle operazioni interforze, i cosiddetti Action Day, realizzate costantemente – due a settimana – nei comuni della Terra dei Fuochi: nel marzo appena trascorso infatti, le piccole e medie attività imprenditoriali sequestrate per reati ambientali sono state ventuno (su 38 controllate), contro le quattro del marzo 2020, quando c’era il lockdown, e le cinque del marzo 2019; sono state inoltre denunciate, sempre per illeciti ambientali ma anche legati alla manodopera irregolare, ventotto persone (sette nel marzo 2020), e sono stati prelevate dalla strada oltre 32 tonnellate di pneumatici abbandonati, mentre un anno fa erano state la metà (16 tonnellate).