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di Giovanna Fusco

Dietro un brand ci sono persone e valori: questo è un aspetto fondamentale da tener sempre presente quando si parla di strategie di marketing. Non basta produrre beni e servizi in maniera meccanica, c’è bisogno di altro, di passione, di speranza, di valori: il Tone of Voice ci permette di condividere all’esterno tutto questo.Ma che cos’è, nello specifico e perché è così importante?

Letteralmente è il “tono di voce” che si vuole dare alla comunicazione, coerentemente con quella che è l’identità del marchio, consentendo di creare uno stile chiaro, efficace e riconoscibile. È, in poche battute, la personalità del brand, il modo di porsi dello stesso nei confronti del cliente. Se la volontà è quella di distinguersi, di costruire un rapporto di fiducia con il pubblico, di creare un’empatia, allora non si può trascurare il tono di voce. Oggi più che mai diviene fondamentale lavorare per fornire ai brand una personalità alla loro voce, in quanto una cadenza, un modo di parlare, un suono, li identificano sempre più.

Come accade per le persone, infatti, le aziende si riconoscono per il modo in cui si esprimono e per il modo in cui affrontano gli argomenti attinenti al proprio settore: utilizzare un corretto tono di voce significa dimostrare che l’azienda o il brand sono vicini al cliente, che lo ascoltano, lo comprendono, divenendo una realtà vicina e umana con cui poter interloquire. Il consumatore di oggi richiede sempre più trasparenza, sincerità e non contenuti artefatti; ciò dimostra quanto un tono di voce adeguato, amichevole, onesto, possa aiutare.

Fatta questa premessa, come si costruisce un Tone of Voice efficace?

Come sempre non c’è una regola assoluta, ma possiamo affermare che qualsiasi strategia inizi da una fase di analisi e di studio. Dovremo quindi:

Comprendere il target di riferimento à i contenuti che si vanno a divulgare, infatti, devono essere sempre in linea con il nostro pubblico: un prodotto rivolto ad un pubblico giovane, di millennials, avrà certamente un linguaggio e uno stile diversi da quello che adotteremmo se ci rivolgessimo a persone adulte e in età avanzata. Ci dovremmo chiedere: “Qual è il pubblico del settore in cui stiamo operando? A chi dovremo rivolgere la nostra comunicazione?”

-Individuare lo stile del linguaggio à una volta che abbiamo chiaro il nostro pubblico, possiamo passare ad individuare lo stile del linguaggio che dovrà essere un connubio tra il core business aziendale e il pubblico. “Desideriamocondividere qualcosa in maniera semplice o attraverso tecnicismi? Vogliamo essere più seri o ironici?” Qualsiasi sia l’intento dovremo arrivare agli utenti in maniera chiara e comprensibile ma, soprattutto, coerente.

Definizione dei propri valori à qualsiasi tono di voce è espressione dei valori e del modo di pensare del brand. I valori hanno a che fare con l’aspetto umano ed emotivo, quindi dovremo capire cosa vorremo comunicare all’esterno e in che modo. Per dare una risposta è necessariocomprendere cosa ci rende diversi dai concorrenti, qual è il nostro tratto distintivo e che ci consentirà di definire la nostra Unique Selling Proposition: “Perché dovrebbero affidarsi a noi? Qual è il nostro valore aggiunto?

Scegliere il giusto vocabolario definendo la personalità à una volta fatto ciò, bisognerà definire la nostra identità e personalità attraverso un uso coerente del vocabolario. È una fase essenziale perché alla base di tutto dobbiamo essere consapevoli di chi siamo per comunicarlo bene all’esterno. Nessuno si può esprimere allo stesso modo, per cui il quesito è: “Quale tono di voce funzionerà per il nostro settore e per il mercato”? Un tono di voce formale trasmetterà certamente professionalità e fiducia, ma potrebbe rischiare di divenire col tempo noioso; un tono di voce informale, al contrario, trasmetterà calore e familiarità, ma col tempo potrebbe sminuire la credibilità. Quindi il segreto è di trovare il giusto equilibrio e la corretta armonia.

Grazie al tono di voce potremo:

-differenziarci dai competitor,

-avvicinarci maggiormente al nostro pubblico,

-posizionarci al meglio.

Trovare la propria identità verbale non è facile, ma è necessario: pensiamo sempre al futuro e cerchiamo di lavorare per sembrare, e soprattutto essere, non merci da vendere, ma brand da proporre, dotati di autorevolezza e professionalità.