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di Gigi Caliulo

Delio Rossi amava liquidare l’uscita dei calendari con un salomonico “prima o poi devi giocare contro tutti” ma quest’anno il cammino della Salernitana sarà fortemente condizionato dai fattori “esterni” al semplice sorteggio dei match stagionali.

La squadra granata dovrà anzitutto giocare le prime due gare ufficiali a porte chiuse: sconterà il primo dei due turni senza tifosi in Coppa Italia, contro il Sorrento. L’esordio casalingo, contro la matricola Siracusa, chiuderà la prima punizione inflitta al pubblico di fede granata. Inizierà, poi, il digiuno da trasferte che il Viminale ha imposto alla tifoseria del cavalluccio. E la prima partita senza sostenitori granata sarà quella del San Vito contro il Cosenza, una delle rivali storiche della Salernitana. Dopo la visita dell’Under 23 dell’Atalanta sarà la volta di due derby: in casa contro il Sorrento e a Giugliano (sempre senza tifosi al seguito). Dopo Cerignola e Casarano arriverà la sfida contro la sorella minore della provincia, la sfida casalinga contro la Cavese (anche in questo caso, con ogni probabilità, senza tifoseria della provincia). Saranno sempre senza tifosi al seguito anche le due trasferte successive, contro Monopoli e Catania.
Ironia della sorte, l’ultima gara con l’imposizione del divieto di trasferta imposto dal Viminale sarà proprio il derby di Benevento che, da calendario, si giocherà il 30 novembre ovvero un giorno prima della scadenza del divieto ministeriale. Da quel momento la Salernitana potrà nuovamente essere seguita in trasferta.

Ma quali e quante saranno davvero le partite esterne con tifosi al seguito? Immaginiamo ben poche: Picerno, prima del giro di boa, Siracusa alla prima di ritorno, Cerignola, Crotone e Trapani. Per tutte le altre, compresa la sfida di fine stagione a Foggia, quella di Bergamo e il derby di ritorno a Cava de’ Tirreni, verrà imposto sicuramente il divieto di trasferta. Appena cinque partite: una sconfitta per lo sport, un’offesa allo spettacolo calcistico e un grosso problema gestionale risolto da Lega e Forze dell’ordine. Cucito quasi su misura al punto da lasciare qualche dubbio sulla natura “casuale” degli incroci, il calendario priverà la Salernitana dei suoi tifosi in quasi tutte le trasferte stagionali. E c’è chi lo chiama ancora calcio spettacolo…