Quanto accaduto a Washington dove due israeliani sono stati uccisi, per il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, “è un segnale” determinato dalla politica di Netanyahu, “una criminale ed una bestia”. Rivolge un omaggio a Liliana Segre, De Luca, che condanna la politica di Netanyahu mentre altri restano in silenzio.
“Quanto accaduto a Washington è stato un crimine efferato ma non possiamo non ricordare quello che abbiamo detto da anni, che la politica del governo israeliano avrebbe determinato una esplosione di fenomeni terroristici in tutto il resto del mondo – spiega – questa vicenda è un segnale di quello che a mio parere succederà nei prossimi anni in altre parti del mondo come conseguenza della politica bestiale di un criminale politico come Netanyahu che è un criminale due volte. La prima volta per i crimini atroci che sta commettendo, per la violazione di tutte le disposzioni delle Nazioni Unite, per aver deciso di rispondere all’attacco bestiale di Hamas, distruggendo la vita di 50mila civili, tra cui la metà donne e bambini. Un criminale perchè quando si decide di far morire di fame i bambini, un essere umano, non un capo di governo, non può dare alla sua coscienza nessuna giustificazione. Quando fai morire di fame e di freddo bambini indifesi e donne incinte sei semplicemente una bestia”.
E per De Luca “è una bestia anche perchè sta distruggendo la reputazione di Israele nel mondo e sta imprimendo sul popolo ebraico un marchio che durerà nei secoli. Ma è una bestia anche perché sta calpestando la memoria dei tanti ebrei che in Israele hanno combattuto per valori umani permanenti e fra questi ricordo Rabin, un grande uomo di Stato che è stato ucciso per aver cercato la convivenza con il popolo palestinese e aver cercato di realizzare due popoli e due stati”. Il presidente chiama in causa anche Liliana Segre alla quale rivolge un omaggio “perchè al pari di chi ha subìto una persecuzione hanno avuto il coraggio di condannare con parole nette la politica criminale di Netanyahu mentre altri restano in silenzio”.
“Tutti i cantieri erano bloccati da anni. Trenitalia vantava un credito di 250 milioni dalla Regione Campania. Non c’era nessuna gara in corso per acquistare autobus o treni in Campania – spiega – Nonostante tutto questo abbiamo fatto fino in fondo il nostro dovere e fatto tutto quanto umanamente possibile e anche di più”. Resta una criticità, la Circumvesuviana “ma anche anche qui possiamo parlare a testa alta nei confronti di chiunque. Noi abbiamo deciso di investire, nel 2018, 500 milioni euro per sistemi di controllo e treni nuovi e stiamo lavorando. Se qualche scienziato ha qualche soluzione si faccia avanti…” .
“Nessuno avrebbe immaginato il Napoli come principale aspirante alla vittoria finale – ha sottolineato nel corso della diretta Fb – ci auguriamo che si completi fino in fondo questo lavoro”.
“Che miseria, si vedono a Roma e aprono il banco lotto – ha aggiunto – ma questo sistema in Campania non funziona e faremo di tutto per non far ritornare la Campania nella palude”.