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Tra ritardi e difficoltà, c’è un’Italia che guarda alla seconda fase della campagna di vaccinazioni. Stando al piano nazionale vaccinazioni per SarsCov2, saranno sei le categorie che avranno la priorità per le somministrazioni.

Al primo posto ci saranno i soggetti “estremamente vulnerabili“, ovvero quelle persone che, indipendentemente dall’età, soffrono di particolari patologie. Si tratta, nello specifico, di soggetti con malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido o grave obesità.

Seguiranno, nell’ordine:

  • le persone tra 75 e 79 anni;
  • le persone tra 70 e 74 anni;
  • le persone con particolare rischio clinico dai 16 ai 69 anni;
  • le persone tra 55 e 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico;
  • le persone tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico.

Alle prime cinque categorie verranno somministrati i vaccini a mRna (Pfizer e Moderna), alla sesta, ovvero alle persone tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico, verrà somministrato il siero sviluppato da AstraZeneca.