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Valva (Sa)- È in corso dinanzi al giudice della seconda sezione penale del tribunale di Salerno, Giovanni Rossi, l’udienza dibattimentale che vede imputato un dipendente del Comune di Valva, un imprenditore di Salerno e un terzo soggetto residente ad Ascea, nel Cilento, per la falsa attestazione di un passaggio di proprietà su un veicolo sequestrato dal tribunale.

Una vicenda venuta alla luce nel 2022 quando i tre, a seguito di una maxi-indagine della Guardia di Finanza sulla vendita di auto, su richiesta del Gip del tribunale di Salerno, furono rinviati a giudizio con le accuse, a vario titolo, di falsa attestazione di documenti, concorso in errore, in falso ideologico e sottrazione di bene sottoposto a sequestro giudiziario.

I fatti risalgono all’estate di tre anni fa quando il dipendente, quale pubblico ufficiale del Comune di Valva incaricato all’autentica delle sottoscrizioni degli atti di trasferimento delle proprietà dei beni mobili presso Palazzo di Città, avrebbe attestato falsamente che in sua presenza, un imprenditore di Salerno avrebbe sottoscritto un atto di vendita di un veicolo autocarro Fiat in favore di un terzo soggetto di Ascea, quest’ultimo beneficiario della vendita. 

Autocarro sul quale era però, pendente un decreto di sequestro preventivo disposto dal tribunale.  Il dipendente del Comune di Valva, il venditore e il beneficiario del veicolo, secondo gli inquirenti, avrebbero così indotto in errore anche i funzionari dell’ufficio provinciale ACI-PRA sulla trascrizione dell’atto di vendita del veicolo presentando una dichiarazione sostitutiva di certificazione contraffatta con annessa falsa attestazione, facendo di conseguenza attestare il falso sull’atto del passaggio di proprietà del veicolo ai due funzionari.

I tre inoltre, in un momento successivo e a seguito di un altro procedimento di indagine che aveva disposto il sequestro preventivo del mezzo oggetto del passaggio di proprietà, secondo gli inquirenti, avrebbero messo in atto azioni finalizzate a sottrarre l’autocarro al sequestro preventivo disposto sul veicolo dal Gip del tribunale di Salerno. Tentativo di reato quest’ultimo, non portato a compimento dai tre per cause non dipendenti dalla loro volontà.

Una vicenda questa, che lo scorso anno portò la Procura di Salerno a chiedere il rinvio a giudizio e il Gip a disporlo nei confronti del dipendente del Comune di Valva, dell’acquirente e del venditore del veicolo. Giudizio che ora è giunto in fase dibattimentale dinanzi al tribunale di Salerno e che vedrà nella prossima udienza l’ascolto dei testi.