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Valva (Sa)- Concorso in falso in atti pubblici e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale. Sono le accuse a cui dovranno rispondere davanti al giudice monocratico della seconda sezione penale del tribunale di Salerno, sei componenti del seggio della sezione elettorale numero 1 del comune di Valva delle elezioni amministrative del 2016, rinviati a giudizio per presunti brogli elettorali e la cui prima udienza del processo penale che si sarebbe dovuta svolgere nelle scorse ore, a causa di un rinvio, è slittata al mese di giugno.  

Inchiesta giudiziaria quella sui presunti brogli elettorali che sarebbero avvenuti nel comune di Valva durante le operazioni di voto delle elezioni amministrative del 5 e 6 giugno 2016, scaturita da una denuncia presentata presso la caserma dei carabinieri di Colliano, dall’ex sindaco e attuale capogruppo di minoranza, l’avvocato Michele Cuozzo, e dai suoi candidati consiglieri. 

Due le liste a concorrere a palazzo di città, “Alternativa democratica” capeggiata dal candidato sindaco e attuale sindaco in carica, Vito Falcone,  e “Nuovi Orizzonti” guidata dall’ex assessore provinciale e candidato sindaco, Michele Cuozzo. 

A vincere le elezioni con 657 voti, la lista di Falcone. Sconfitto invece, con 592 voti, il candidato Cuozzo. 

A far scattare la denuncia di Cuozzo e dei candidati consiglieri della lista “Nuovi Orizzonti”, una presunta anomalia avvenuta durante lo spoglio, riguardante la presenza di una scheda fac-simile inserita nel conteggio del totale delle schede e di schede segnalate con una matita di colore blu. 

Denuncia, che fece scattare l’immediata indagine degli uomini della DIGOS della Questura di Salerno che, dall’analisi delle 507 esaminate dei voti validi e provenienti dal seggio della prima sezione elettorale, scoprirono che ben 52 schede erano state votate con una matita di colore “verosimilmente blu”, anziché con il colore nero come le altre schede consegnate dalla Prefettura di Salerno. Anomalie che hanno portato i giudici a disporre il rinvio a giudizio dei componenti della prima sezione del seggio elettorale del comune di Valva. 

Secondo il Pubblico ministero che ha condotto le indagini infatti, presidente di seggio, il segretario e gli scrutatori, in concorso tra loro, avrebbero omesso di riportare nel verbale delle operazioni elettorali il rinvenimento, in fase di scrutinio, di una scheda fac-simile, omettendo inoltre di riportare la non corrispondenza tra il numero degli elettori presentatisi a votare ed il numero di schede votate. 

Ma i problemi non sarebbero finiti qui perché, secondo il Pm, i componenti del seggio elettorale della sezione 1  avrebbero, in concorso tra loro, al fine di non evidenziare la discordanza tra il numero di schede votate e quelle degli elettori presentatisi a votare,  prelevato una scheda vidimata ma non votata, inserendola fra le schede bianche e riportandole nel relativo conteggio, alterando così il contenuto del verbale e sostituendo una scheda non votata ad una scheda consegnata all’elettore ma non rinvenuta nelle urne poiché sostituita con un fac-simile. 

Accuse, queste, che hanno portato il Gip a disporre il rinvio a giudizio di tutti e sei i componenti del seggio elettorale che ora dovranno presentarsi in tribunale nei prossimi mesi.

Sulla vicenda però, l’ex assessore provinciale e capogruppo di minoranza , Michele Cuozzo, che nei giorni seguenti le amministrative del 2016 presentò un ricorso anche davanti ai giudici del Tar chiedendo l’annullamento dell’esito dei risultati elettorali, chiederà ora che il Tar si esprima sulla questione, rimasta in questi anni in sospeso, in seguito al procedimento penale in corso presso il tribunale di Salerno.