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Napoli – “Per l’ennesima volta va deserta una gara bandita dalla Regione Campania per svuotare gli Stir e, come ogni volta accade, ascolteremo la coppia De Luca-Bonavitacola scaricare la responsabilità sulle ditte che non presentano offerte. Senza tener conto che se le ditte arrivano a rifiutare una cifra record lievitata fino a 200 euro a tonnellata, il vero problema non è certo l’offerta, quanto il conferimento e la qualità del rifiuto. E se oggi ci troviamo a questo punto, con impianti stracolmi e rifiuti che continuano ad accumularsi, è perché in questa regione non è stata ancora mai adottata alcuna iniziativa concreta per la riduzione del rifiuto a monte e per una migliore qualità dello stesso facendo decollare la raccolta differenziata. La vera logica, a cui non risponde affatto l’attuale piano regionale, dovrebbe essere quella della riduzione a monte dei rifiuti, non certo quella del trasferimento dalla Campania verso altri territori”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione.

Ci troviamo oggi al cospetto di un vero e proprio cortocircuito. Alla nota assenza siti di compostaggio che fa schizzare alle stelle il trasferimento altrove dell’umido – spiega Viglionebisogna affiancare quella di pessime politiche di riduzione che poi restituiscono la triste situazione in cui ci troviamo con impianti al collasso e i rifiuti che continuano a crescere. C’è ora il rischio che questa giunta regionale, piuttosto che correre ai ripari e investire in un ciclo ottimale dei rifiuti, con riduzione della materia e aumento della differenziata, utilizzi quest’ultima emergenza per giustificare la costruzione di nuovi impianti e l’apertura di nuove discariche o di discariche preesistenti. Decretando, ancora una volta, il fallimento di De Luca e della sua giunta nella gestione dei rifiuti”.