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“Barbara d’Urso, in un programma che tratta argomenti molto diversi tra loro hai portato la voce della politica vicino alle persone. Ce n’è bisogno! #noneladurso”.

Questo il tweet del segretario nazionale del Partito Democratico, all’anagrafe Nicola Zingaretti.

Un tweet, e di certo non poteva essere diversamente, che ha subito dato luogo a una miriade di polemiche.  In effetti, se c’è una cosa che in questo momento non manca in Italia, quelli sono i problemi. E delle tante battaglie delle quali il segretario del Pd avrebbe potuto farsi portavoce – tra crisi economica, sociale, culturale e sanitaria – Zingaretti ha scelto quella della difesa della D’Urso. Questione di priorità, insomma. 

Chiudono un programma (che va male) alla d’Urso. Chiunque abbia a cuore il bene del paese dovrebbe rallegrarsi del fatto che qualcosa di così profondamente diseducativo sparisca dal palinsesto. Chi accorre in aiuto di Barbarella? Il segretario del PD. Ribadisco, il segretario del PD. Della serie: la famiglia Berlusconi mi ridimensiona? Il PD mi sostiene! E passo pure per epurata. E quel furbone di Zingaretti non capisce in che gioco si è infilato”, questo il commento tra l’ironico e l’amaro di Selvaggia Lucarelli.

Al momento la D’Urso non ha commentato l’endorsement di Zingaretti, probabilmente troppo impegnata ad evitare la chiusura anticipata del programma. 

Nel frattempo l’affannosa ricerca di un’identità da parte del Partito Democratico sembra debba passare anche dagli studi di Canale 5. Qualcuno ci aveva già provato in passato. E non è andata proprio benissimo.