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Contursi Terme (Sa)- Ha accolto l’istanza di dissequestro dell’opificio oleario presentata dal legale dell’azienda, l’avvocato Gerardo Mazzeo, il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Salerno, Carlo Rinaldi, che la scorsa settimana aveva convalidato i sigilli dei carabinieri forestali ad un noto frantoio di Contursi Terme sito in località Brianzese.
Sigilli che erano scattati a seguito del blitz dei carabinieri forestali di Buccino agli ordini del maresciallo Antonio Zinna che, durante un controllo effettuato all’interno dell’opificio, rilevarono delle anomalie nello smaltimento delle acque di molitura delle olive.

Gli inquirenti infatti, scoprirono che l’imprenditore, un 62enne titolare dell’azienda, aveva manomesso gli impianti di smaltimento, apponendo dei fori alla vasca di tenuta della lavorazione delle acque di molitura. Manomissione che, secondo quanto rilevato dai militari, permetteva la fuoriuscita delle acque di lavorazione del frantoio all’interno di un canale di scolo delle acque piovane che era collegato con un vallone. Un sistema questo, illecito e che avrebbe determinato l’inquinamento delle falde acquifere. Per questo motivo infatti, l’imprenditore è stato denunciato dai militari alla Procura della Repubblica di Salerno che però, nelle scorse ore, a seguito della presentazione dell’istanza di dissequestro dell’opificio e della rimozione delle illegalità presso l’impianto, ne ha disposto il dissequestro e quindi, la regolare ripresa dell’attività di lavorazione.