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«Non è lo stato civile di una persona a definirne la capacità di essere genitore. È la sua umanità, la sua stabilità, la sua capacità di amare». Con queste parole la senatrice del Movimento 5 Stelle, Anna Bilotti, ha aperto, ieri in Senato, la conferenza stampa di presentazione del disegno di legge, a sua prima firma, che apre alle adozioni anche per le persone single. «Un’iniziativa – spiega la parlamentare salernitana – che nasce da una visione tanto semplice quanto rivoluzionaria: riconoscere che l’idoneità all’adozione deve basarsi sulla qualità relazionale e affettiva, e non su vincoli formali come lo stato civile». «Il ddl a mia prima firma sull’adozione dei single – evidenzia – punta, semplicemente e in modo lineare, a recepire nella normativa la recente pronuncia della Corte costituzionale che ha riconosciuto l’idoneità dei single a offrire un ambiente familiare stabile e amorevole a minori in stato di abbandono per quanto riguarda le adozioni internazionali». «D’altra parte, da anni, assistiamo a una schizofrenia del sistema – prosegue Bilotti – perché, da una parte, si riconosce la capacità genitoriale di singole persone che si sono trovate a crescere dei figli perché rimaste sole a causa di allontanamenti del partner o morte o altre circostanze traumatiche e, dall’altra, si nega ai single la possibilità di adottare». «E questo disegno di legge non toglie nulla a nessuno. Non scardina, non esclude, non inventa. Rimedia. Rende giustizia. Ripara una frattura tra diritto e realtà», sottolinea la senatrice, confermando che «la valutazione dell’idoneità resterà rigorosa, come deve essere. Ma, finalmente, il tribunale potrà guardare non al certificato di stato civile, ma agli occhi di chi è pronto a prendersi cura di un figlio».