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Agropoli (Sa) – La panoramica e famigerata Strada Provinciale 184, che dal porto turistico di Agropoli conduce alla baia di Trentova, torna a far parlare di sé. E non in positivo. Ieri, infatti, lungo il tratto di percorrenza a doppio senso di marcia si è verificato l’ennesimo sinistro stradale. L’incidente è avvenuto in prossimità della chiesa dedicata a San Francesco. A scontrasi due Fiat Punto bianche a causa della presenza di massi caduti in strada dal costone roccioso.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118. Fortunatamente, nessuno dei coinvolti è rimasto gravemente ferito. Tuttavia, resta la annosa situazione di degrado e pericolosità della strada che la scorsa estate è costata la vita del giovane centauro Emilio Secci. La zona è soggetta, per geomorfologia, a fenomeni franosi che negli anni si sono susseguiti. Il manto stradale per questo motivo è reso insidioso da continui dislivelli che hanno creato degli evidenti gradini in più punti. In curva, inoltre, la visibilità è ridotta in entrambi i sensi di marcia dalla rigogliosa vegetazione che dal lato del mare sta inglobando la ringhiera della passeggiata. Quest’ultima è arrugginita e fatiscente con pezzi mancanti in diversi segmenti. I marciapiedi non stanno meglio. Le piastrelle sono rialzate e sconnesse e il percorso è spezzato dai dislivelli del manto stradale che hanno fatto fuoriuscire i tombini e destabilizzato i lampioni, conferendogli una prospettiva scomposta e preoccupante. Naturalmente, all’incuria si è aggiunta l’inciviltà di chi un po’ ovunque ha disseminato rifiuti di ogni sorta.  Ad aggravare il tutto, la collocazione di importanti blocchi di cemento lungo un tratto di poco meno di cinquanta metri, che hanno ridotto ulteriormente la carreggiata e la visibilità costituendo un reale pericolo per la sicurezza di conducenti e pedoni. La strada è molto frequentata, non solo durante il periodo estivo quando si affolla di turisti e residenti che si tuffano nelle cristalline acque di Trentova o in quelle della vicina spiaggetta di San Francesco, ma anche durante l’inverno quando molti vi si recano per fare lunghe passeggiate, attività sportiva o semplicemente per godere del panorama dalle piazzole di sosta. E ancora, è la sola via di accesso diretta al porto per i mezzi di trasporto pesante. Nonostante tutto, i lavori di adeguamento e messa in sicurezza sono ancora fermi al palo. Da tempo, si è in attesa di una promessa sinergia tra ente comunale e provinciale, cui spetta la competenza della strada. Una gestione non facile, certo, dal momento che i costoni rocciosi sono proprietà privata e il loro ripristino ammonterebbe ad una cifra a sei zeri.