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Pollica. La storia del sindaco ambientalista di Pollica, Angelo Vassallo, approda in Albania, dove da ieri, l’area naturale del National Park Djavaka Karavasta di oltre 22mila ettari, è il “giardino Angelo Vassallo”

Un giardino della legalità, che ha visto la piantumazione di 150 pini di Aleppo, intitolato alla memoria del sindaco pescatore, trucidato con nove colpi di pistola la sera del 5 settembre del 2010 mentre stava facendo rientro a casa a bordo della sua auto, in un agguato i cui mandanti ed esecutori restano ancora senza nome. 

“Una notizia che emoziona – chiosa il fratello del primo cittadino e presidente della fondazione Angelo Vasallo sindaco pescatore, Dario Vasallo Presto ritornerò in Albania, nel parco-racconta Vassallo- che conta la presenza di centinaia di pellicani ed il pellicano è anche un simbolo del comune di Pollica, contenuto nello stemma comunale”.

A piantumare gli alberi di pino nel parco Angelo Vassallo, le associazioni AdZM Fier e Lushnja con un’azione che rientra nell’Earth Hour, l’evento organizzato dal WWF di sensibilizzazione della politica di tutto il mondo alle azioni di nell’azione delle politiche e ecosostenibili per contrastare il riscaldamento globale. 

“L’obiettivo – fanno sapere dall’Albaniaè tenere vivo il ricordo e l’insegnamento di un sindaco che ha denunciato le illegalità e ha trasformato il suo paese in un simbolo di sviluppo sostenibile con particolare attenzione alla tutela dell’ambiente. Lavorare per il futuro dei nostri figli è dovere di ogni individuo, cittadino e associazione -spiegano- questo è quello che abbiamo fatto oggi con un gruppo di attivisti. I 150 pini sono il primo passo verso la creazione di un mini parco con circa 500 nuovi piante. Ci auguriamo che questa nostra iniziativa a tutela dell’ambiente – chiosano – possa contribuire alla ricerca della verità sull’assassinio del sindaco Vassallo, perché anche se il mare ci separa, noi come popoli e cittadini dell’Europa unita abbiamo cause comuni: la ricerca di verità e giustizia e  le nostre due sponde sono più vicine oggi che mai”.