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Salerno – “Non siamo noi gli untori”. L’ANVA-Associazione Nazionale Commercio su Aree Pubbliche di Salerno indice uno sciopero per giovedì prossimo in piazza Amendola. Il presidente provinciale Aniello Ciro Pietrofesa chiama a raccolta tutti gli ambulanti “anche quelli di Caserta e Napoli che dovessero trovarsi quel giorno in provincia di Salerno”.

Lo fa a valle della “richiesta di incontro e autorizzazione sciopero” inviata a  Prefetto e Questore: “Signor Prefetto – scrive Pietrofesa – siamo costretti ancora una volta a rivolgerci a lei per le tante ordinanze di sospensione dei mercati effettuati dalle varie Amministrazioni comunali della provincia, alcune addirittura offensive e discriminanti per le imprese ambulanti poiché palesemente si imputa alla nostra categoria la diffusione del virus. Il danno immediato è la sospensione delle attività mercatali ma il danno nel lungo periodo è quello di far passare i mercati per luoghi non sicuri e fonte di ogni tipo di contagio. Scelte incomprensibili che compromettono il nostro lavoro presente e futuro. Noi non ci stiamo: ecco perché mettiamo in agitazione l’intera categoria che manifesterà, per essere ascoltata e non maltrattata, giovedì 19 novembre a partire dalle ore 16 in piazza Amendola nei pressi della Prefettura di Salerno. Chiederemo un tavolo istituzionale con i rappresentanti dell’Anci della provincia e con il responsabile dell’Asl affinché cessi la continua emissione di Ordinanze di chiusura dei mercati.

Al signor Questore si chiede formale autorizzazione alla manifestazione che prevederà un numero massimo di mille operatori così comune da Ordinanze nazionali”. Pietrofesa rincara: “Se i Sindaci vogliono realmente tutelare le loro comunità allora dovrebbero avere il coraggio di dichiarare i loro Comuni zone rosse, non pensare solo a chiudere i mercati, perché poi lo stesso provvedimento adottato non colpisce chi ha un negozio ma non è residente nel Comune, non blocca la mobilità di cittadini da Comune a Comune. Abbiamo il dubbio che queste scelte avvengano per il calo dei consumi ed i Sindaci per tutelare i commercianti del luogo fanno la scelta di chiudere le attività ambulanti, per far sì che i consumi nelle attività a posto fisso possano riprendersi anche minimamente. Qui scatta la discriminazione verso la nostra categoria. Ora basta, giusto tutelare la salute pubblica, ma non giustifichiamo il fatto che a pagarne siamo solo noi”. (In foto una recente manifestazione degli ambulanti in piazza Amendola).