Prima una lite sfociata nel sangue – due feriti il bilancio, nessuno dei quali in pericolo di vita – quindi l’incendio di un appartamento. E’ quanto accaduto in mattinata a Pagani (Salerno), in piazza Sant’Alfonso. I carabinieri sono al lavoro per capire se tra i due episodi possa esserci una correlazione.
L’allarme è scattato in seguito ad una lite in strada tra due indiani. La situazione è degenerata quando un 35enne è stato ferito con un colpo d’arma da taglio ed è stato traportato d’urgenza in ospedale. Non sarebbe in pericolo di vita. Lievemente ferito anche il connazionale che ha riportato una contusione alla testa.
Poco dopo, nella stessa piazza, è divampato un vasto incendio in un appartamento del quinto piano. I militari del reparto territoriale di Nocera Inferiore sono al lavoro per appurare se i due episodi siano correlati tra loro. Le fiamme hanno provocato una densa colonna di fumo nero: evacuata una scuola che si trova nelle vicinanze. Sul posto, oltre ai carabinieri, anche i vigili del fuoco.
L’allarme è scattato in seguito ad una lite in strada tra due indiani. La situazione è degenerata quando un 35enne è stato ferito con un colpo d’arma da taglio ed è stato traportato d’urgenza in ospedale. Non sarebbe in pericolo di vita. Lievemente ferito anche il connazionale che ha riportato una contusione alla testa.
Poco dopo, nella stessa piazza, è divampato un vasto incendio in un appartamento del quinto piano. I militari del reparto territoriale di Nocera Inferiore sono al lavoro per appurare se i due episodi siano correlati tra loro. Le fiamme hanno provocato una densa colonna di fumo nero: evacuata una scuola che si trova nelle vicinanze. Sul posto, oltre ai carabinieri, anche i vigili del fuoco.
“Una lite tra due cittadini della comunità indopakistana stamattina si è tramutata in minuti di terrore in piazza Sant’Alfonso”. Lo afferma sui social il sindaco di Pagani, Lello De Prisco, che lascia intendere una correlazione tra la lite sfociata nel sangue e l’incendio avvenuti questa mattina Pagani.
“Abbiamo assistito ad una tragedia sfiorata, che purtroppo ha coinvolto oltre che i residenti del palazzo storico paganese, anche i bambini della Rodari. Il peggio è stato scongiurato grazie al pronto intervento dei carabinieri, dei vigili del fuoco, del comando di Polizia Municipale. I due coinvolti sono ora ricoverati in ospedale e non risulterebbero in pericolo di vita”, le parole del sindaco.
“Ancora attoniti – prosegue il primo cittadino – condanniamo fermamente l’atto di violenza verificatosi, così come tutti gli atti di violenza che si verificano nella nostra città e in tutte le altre città. Distinguiamo però le persone dalle comunità e la folta comunità indiana presente a Pagani e guidata spiritualmente da tre preti indiani, don Joby, don Matteo e don Antonio, è fatta di persone perbene e laboriose. Il lavoro di integrazione da parte loro è continuo e instancabile e tutti siamo chiamati a contribuire affinché le due comunità si integrino di più e meglio”.
Per il primo cittadino “gli episodi di violenza vanno condannati in quanto tali e affrontati affinché non possano mai più verificarsi. E così faremo, in questo caso anche incontrando i padri spirituali della comunità indiana, oltre che affidandoci alle forze dell’ordine in cui riponiamo massima fiducia”.
“Abbiamo assistito ad una tragedia sfiorata, che purtroppo ha coinvolto oltre che i residenti del palazzo storico paganese, anche i bambini della Rodari. Il peggio è stato scongiurato grazie al pronto intervento dei carabinieri, dei vigili del fuoco, del comando di Polizia Municipale. I due coinvolti sono ora ricoverati in ospedale e non risulterebbero in pericolo di vita”, le parole del sindaco.
“Ancora attoniti – prosegue il primo cittadino – condanniamo fermamente l’atto di violenza verificatosi, così come tutti gli atti di violenza che si verificano nella nostra città e in tutte le altre città. Distinguiamo però le persone dalle comunità e la folta comunità indiana presente a Pagani e guidata spiritualmente da tre preti indiani, don Joby, don Matteo e don Antonio, è fatta di persone perbene e laboriose. Il lavoro di integrazione da parte loro è continuo e instancabile e tutti siamo chiamati a contribuire affinché le due comunità si integrino di più e meglio”.
Per il primo cittadino “gli episodi di violenza vanno condannati in quanto tali e affrontati affinché non possano mai più verificarsi. E così faremo, in questo caso anche incontrando i padri spirituali della comunità indiana, oltre che affidandoci alle forze dell’ordine in cui riponiamo massima fiducia”.