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Salerno – Secondo e penultimo appuntamento per il Teatro Arbostella di Salerno nel ricco cartellone dell’Arena del Mare, location prescelta dal Comune di Salerno per far ripartire il mondo dello spettacolo dopo lo stop dovuto al Covid. Mercoledì 2 settembre serata del tutto particolare nella platea del sotto-piazza della Concordia.

Il mondo teatrale salernitano, attori, registi, produttori e direttori artistici ricorderanno tutti insieme Gino Esposito, il patron del Teatro Arbostella scomparso improvvisamente a fine aprile, nel periodo del lockdown durante il quale non ha potuto beneficiare dell’ultimo saluto di quanti lo hanno conosciuto e stimato. E soprattutto senza i suoi “amici del teatro” con i quali ha condiviso anni di successi, soddisfazioni e riconoscimenti.

Ci saranno i compagni di sempre, da quelli che videro muovere i suoi “primi passi teatrali” a quelli che diedero vita insieme a Gino al gioiellino il Ridotto di Via Fabrizio Pinto, e anche coloro che hanno collaborato nelle rassegne Campania Comix, Arena Arbostella e Teatro Arbostella. Per non dimenticare quegli attori che insieme a lui in giro per l’Italia hanno fatto incetta di premi e applausi. Ci saranno tutti, anche delegazioni delle compagnie campane che da anni partecipano al cartellone dell’Arbostella, riuscendo ad accogliere oltre 650 abbonati che nell’occasione gremiranno l’Arena del Mare. Ci sarà il tempo per un pensiero, un aneddoto, un ricordo o una poesia da parte di coloro che nutrono la stessa passione di Gino. “Purtroppo, per le norme anti-Covid, la capienza dell’Arena è ridotta a 750 persone e sicuramente, ribadisce Arturo Esposito figlio di Gino, non abbiamo potuto accogliere tutti. Per papà ci voleva forse lo stadio Arechi per ospitare i tanti che lo conoscevano non solo in città o in Campania ma in tutta Italia.  La serata sarà introdotta da Agnese Ambrosio storica presentatrice salernitana e madrina da anni proprio dell’Arena Arbostella di Gino. 

A seguire lo spettacolo “Casa di Frontiera” della Compagnia Gli Ignoti di Napoli capitanata da Guglielmo Marino, regista, attore e produttore teatrale che proprio con Gino ha creato negli anni il sodalizio culturale Napoli-Salerno arricchendo il cartellone dell’Arbostella con numerose e valide compagnie divenute ormai di casa nel nostro capoluogo. “Casa di Frontiera” era uno di quegli spettacoli adorati da Gino che una decina di anni fa volle fortemente nella sua rassegna riscuotendo consensi e applausi. La pièce scritta da Gianfelice Imparato narra le vicende di un napoletano che, con la sorella, vive in una “riserva per meridionali” alla periferia di Milano, città capitale della “Repubblica Lombarda”. Gli attori Mariella Avellone, Marino Gennarelli, Guglielmo Marino e Patrizia Pozzi, con la loro mimica e la loro verve, divertono il pubblico presente in sala, portando sulla scena il tema dell’emigrazione e dell’integrazione dei meridionali al nord. Meridionali che nella pièce vengono “confinati” in delle riserve alla periferia di Milano. Tema di grande attualità, dai toni amari e anche pungenti. La scena è nella casa di alcuni napoletani trapiantati in Lombardia: Gennaro Strummolo e sua sorella Addolorata. Casa che è frequentata da Ciro Cacace, fidanzato di Addolorata e da Olga, assistente sociale del nord addetta alle riserve. Divertente il personaggio di Gennaro, divorato dal desiderio di diventare a tutti gli effetti “cittadino del nord”, al punto che si modifica anche il cognome da Strummolo a Strum, in modo da vantare origini nord-europee, senza però modificare il codice fiscale. Gennaro, per sembrare a tutti i costi nordico, indossa anche una buffa parrucca bionda, diventando ancora più goffo e divertente. Continue sono inoltre le liti con la sorella, che invece continua a coltivare abitudini e ritmi meridionali. Addolorata si fa forte anche del sostegno del fidanzato, che con i suoi comportamenti da sudista “irriducibile” fa continuamente arrabbiare Gennaro.  A complicare la situazione c’è la presenza di Olga, che ha il compito di preparare la famiglia Strummolo al difficile esame di ammissione al nord, ma viene colta da insana passione per il “ruspante” Ciro con colpi di scena tutti da gustare. 

Terzo e ultimo appuntamento del Teatro Arbostella nell’Arena del Mare è per il 15 settembre con la Compagnia napoletana Zerottantuno in “E’ asciuto pazzo o’ parrucchiano” di Gaetano Di Maio per la regia di Felice Pace.  

Inizio Spettacoli ore 21.00. Presentarsi all’ingresso con Ticket nominativo rilasciato agli abbonati muniti di mascherina e documento identità.