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Il Comune di Ascea è stato condannato, dai giudici del Tribunale di Vallo della Lucania, a versare al consorzio Corisa 4 la somma di oltre 225mila euro oltre alle spese legali e gli interessi. Il Comune di Ascea fa parte del Consorzio Corisa 4 e usufruisce dei servizi di igiene e pulizia urbana forniti dallo stesso dietro il pagamento di somme annuali, così come accade con tutti i Comuni che aderiscono ai consorzi.

Il braccio di ferro tra il Comune ed i vertice del Corisa 4 ebbe inizio nel 2004 quando il Corisa 4 decretava di essere creditore nei confronti del Comune per la quota consortile, nonché per i corrispettivi relativi alla raccolta differenziata, all’igiene urbana, allo smaltimento rifiuti e per ulteriori prestazioni riferibili agli anni 2001 – 2003. Una richiesta di pagamento a cui il Comune di Ascea si è da sempre opposto eccependo l’infondatezza della domanda per intervenuto pagamento e prescrizione del debito. Nel condividere la linea della difesa consortile il Tribunale di Vallo della Lucania, a conclusione di un processo durato diversi anni, ha stabilito l’infondatezza delle rimostranze del Comune di Ascea. La corte, accogliendo la tesi del Consorzio, espressa dal legale dello stesso Benedetta Sirignano, ha condannato il Comune a pagare la somma di 225.492,87 euro oltre agli interessi legali che saranno calcolati dalla data di notifica del decreto ingiuntivo e le spese di procedura. Sentenza che rischia di rendere critici i conti del bilancio annuale municipale.