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Salerno – Era il 2 dicembre quando, in Camera di Commercio, il Presidente Asi Salerno Antonio Visconti toglieva i veli alla sua politica di sviluppo dell’importante area che circonda Salerno e che occupa strategici territori della provincia. Il suo intervento era legato alla istituzione – in itinere – della Zes; quindi spiegava che “lavoriamo per una pianificazione che coinvolga anche il retroterra della provincia utilizzando la fascia costiera e prossima al porto prevalentemente quale base logistica di un’area retrostante da industrializzare”. Parole che hanno determinato reazioni diverse nel mondo della politica salernitana.

La più dura delle quale è stata quella del consigliere comunale di sinistra Gianpaolo Lambiase che, sulla vicenda de ‘La Fabbrica’ di Lettieri, era arrivato a chiedere “lo scioglimento del Consorsio Asi” determinando l’annuncio di querela da parte del presidente Asi. Stamattina, a proposito del complesso che sorge proprio su un’area prossima al mare laddove negli anni ’80 c’era una importante industria, il Coordinamento regionale della Campania di Sinistra Italiana così si schiera: “Il Consigliere comunale Lambiase – scrive il coordinamento –  rappresentante della Lista e del gruppo di opposizione ‘Salerno di tutti’, è stato oggetto di un annuncio pubblico di querela  da parte del Presidente del Consorzio A.S.I.  Antonio Visconti, semplicemente perché ha espresso una valutazione politica e amministrativa circa la destinazione d’uso di un’area industriale che sta per ospitare il  complesso  ‘La Fabbrica’ che  non è, come legittimamente si potrebbe immaginare, vista l’intitolazione e il luogo prescelto, un impianto industriale o di trasformazione produttiva,  in una zona che non a caso è denominata  ‘A.S.I.-Area di sviluppo Industriale’ ma un complesso ludico-sportivo, una struttura che su un’area di centomila metri quadrati associa negozi, campi sportivi, centro benessere, nursery e persino un parco dedicato ai cani con tanto di servizio toilettatura. Il tributarista sostiene che da un punto di vista amministrativo la destinazione d’uso è in regola con le previsioni della variante urbanistica comunale del 2012. Visconti  invece di rispondere con la carta bollata a chi svolge con correttezza istituzionale il proprio mandato, farebbe bene a illuminarci sullo stato di avanzamento del risanamento dell’enorme massa debitoria dell’ASI di Salerno, sulla pianificazione di politica industriale del Consorzio e su cosa pensa del fatto che l’agognata legge di riforma regionale delle ASI è osteggiata da ben tre province su cinque, essendo  contrarie alla centralizzazione gestionale in quanto in deroga con la missione di controllo riservata all’Ente dalla normativa vigente in materia. Il Consigliere Lambiase in una lucida e coraggiosa disamina giustamente ha messo al centro della questione non la polemica ma la riflessione politica sulle scelte passate e attuali del Comune di Salerno rispetto alla generale strategia amministrativa  dell’utilizzo dei suoli. Il Presidente Visconti ha deciso, quindi, di regolare con l’annuncio di una iniziativa giudiziaria le questioni politiche poste da Lambiase e noi di Sinistra Italiana gli siamo vicini e solidali informando il rappresentante consortile che non lo seguiremo nella sua iniziativa ma ci predisponiamo a presentare  una interrogazione parlamentare urgente e una iniziativa congiunta, da tenersi nella città di Salerno, della Federazione e del Coordinamento regionale del partito, insieme con una  rappresentanza  istituzionale,  per chiedere chiarezza sull’intera vicenda”.