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Salerno – Parole (e lettere) di fuoco all’indomani della decisione dell’Asl Salerno di assumere per sei mesi trenta ostetriche attraverso la somministrazione-lavoro della agenzia interinale “già fornitrice di personale infermieristico”, nelle more dell’espletamento delle procedure concorsuali di “mobilità regionale ed extraregionale” per l’assunzione a tempo indeterminato di venti ostetriche (vedi qui l’approfondimento). Se la delibera 301 dell’8 aprile 2019 del Commissario Straordinario fa sostanzialmente riferimento ai caratteri di necessità ed urgenza il sindacato delle professioni infermieristiche Nursind di Salerno, per il tramite del rappresentante Biagio Tomasco, disegna tutta un’altra storia portando la propria ricostruzione fino all’attenzione, tra gli altri, del Governatore della Regione Campania e del Nucleo Anti Sofisticazione dei Carabinieri.

“Come mai la decisione di assunzione di personale interinale non è stata condivisa, e quindi assunta in maniera partecipata, con l’Organismo paritetico per l’Innovazione? Come mai si fa riferimento al carattere di urgenza del provvedimento se, della carenza di personale ostetrico, si parla da mesi? Perché il Capo Dipartimento interessato non è stato interpellato?”. Queste alcune domande che il sindacalista rivolge al commissario straordinario, ai sub commissari (sanitario e amministrativo) ed al capo dipartimento materno infantile dell’Asl. Tomasco lancia quindi un’accusa che, se fosse verificata e risultasse autentica, potrebbe determinare un immediato intervento degli organi ispettivi: “Se il Capo Dipartimento fosse stato coinvolto si sarebbe potuto appurare, magari, che tra il personale ostetrico vi sono sette unità che svolgono funzioni diverse da quelle per le quali sono state assunte”. Ancora: “Con questa delibera si aggira, di fatto, la norma generale che regola il reclutamento di personale interinale da agenzie terze: se per prevenire il precariato è previsto che le Amministrazioni pubbliche sottoscrivano contratti a tempo determinato con i vincitori e gli idonei delle proprie graduatorie vigenti per concorsi pubblici banditi per le assunzioni a tempo indeterminato, come mai l’Asl non ha preso in considerazione la possibilità di reclutare il personale ostetrico necessario dalle graduatorie di mobilità vigenti in Campania? Per esempio da quelle della AORN Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dell’Asl Na1 Centro o del Policlinico universitario di Napoli. Ciò anche per mantenere le procedure nella direzione indicata alle Asl dalla presidenza della Regione di ‘adottare tale metodologia di reclutamento evitando in via prioritaria il ricorso alle assunzioni interinali’”. Tomasco è un fiume di interrogativi: “Come mai non è stata bandita una gara ad evidenza pubblica ampliando la platea delle aziende interessate a fornire dette prestazioni interinali, scegliendo invece di affidarsi ad una società già operante dei confronti dell’Asl Salerno per la fornitura di personale interinale? Come mai, a fronte di un bando di concorso per mobilità regionale ed interregionale pubblicato dall’Asl per l’assunzione di venti ostetriche oggi si procede all’immissione di trenta unità di personale ostetrico? Era sbagliata la stima del fabbisogno di allora o quello presunto con l’agenzia interinale?”. Tomasco chiude con una considerazione: “Mentre tutte le forze politiche, sociali e sindacali si battono per l’eliminazione del precariato, l’Asl Salerno vara le condizioni per creare nuovi ‘schiavi’ del lavoro precario”. La sensazione è che questa storia non finisca qui. Forse… 

Leggi la lettera NURSIND: ASSUNZIONI INTERINALI OSTETRICHE