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Nel rispetto della presunzione di innocenza e fermo restando che eventuali giudizi di responsabilità potranno conseguire solamente a pronunciamenti irrevocabili, si rende noto che, nella mattinata odierna, la Polizia di Stato di Salerno, attraverso investigatori della Squadra Mobile e del Commissariato distaccato di P.S. di Sarno, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Nocera Inferiore, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di D.S. (classe 2000), gravemente indiziato del reato di atti sessuali con minorenne aggravato, commesso nei confronti di un tredicenne.

Il procedimento in questione trae origine dalla denuncia sporta dal padre del minore, il quale aveva notato il proprio figlio rientrare a casa con scarpe molto costose circa la cui provenienza il minore non aveva saputo fornire spiegazioni. Il genitore, in sede di denuncia, consegnava, altresì, un file audio, nel quale si udivano dialoghi dal contenuto inequivocabile intercorsi tra il minore ed uomo, successivamente identificato nello stesso D.S..

Dagli immediati approfondimenti investigativi svolti dalla Squadra Mobile è stato possibile appurare la veridicità dei gravissimi fatti denunciati. Inoltre, nella successiva escussione dinnanzi al magistrato titolare dell’inchiesta, svolta con l’ausilio di uno psicologo, il minore confermava quanto emerso dalla menzionata registrazione, aggiungendo di aver conosciuto l’indagato attraverso un amico coetaneo. Si apprendeva, difatti, che D.S. era solito attirare vittime giovanissime attraverso profferte di regalie e compensi anche in denaro al fine di indurle a consumare rapporti di natura sessuale. Parallelamente all’esecuzione della misura cautelare, è stata effettuata, con il supporto della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Salerno, una perquisizione dei dispositivi elettronici in uso all’indagato, che ha consentito di rinvenire materiale pornografico, in ordine al quale sono in corso approfondimenti tesi a stabilirne l’origine. Si evidenzia, infine, che il provvedimento cautelare è suscettivo di impugnazione e le accuse, così come formulate, saranno sottoposte al vaglio del giudice nelle fasi ulteriori del procedimento.