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Salerno – Un paese, una comunità, un territorio intero si sono stretti in una abbraccio corale intorno ai familiari del giovanissimo Biagio Fiorella, per tributare al ragazzo l’ultimo saluto. La salma proveniente dall’obitorio dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, dove era stata composta nei minuti successivi alla morte avvenuta nel reparto di rianimazione, accompagnata dagli amici di sempre, dai genitori e da quanti ancora attoniti non riescono a capacitarsi di quanto sia accaduto, è giunta poco prima delle 10 presso la Chiesa dedicata a San Felice a Massascusa, la frazione dove la famiglia abita. Tra le navate della chiesa una folla immensa, specialmente di giovani. I compagni di viaggio di Biagio con i quali ha trascorso gli anni della gioventù, prima che un destino cruento segnasse la fine dei suoi sogni da realizzare, le sue aspettative, i suoi progetti. Una caduta dalla moto ed il successivo impatto contro un muro avevano dato inizio ad una settima di passione, ad un periodo che per Biagio ha rappresentato l’anticamera della morte, vissuta nella nebbia del coma profondo. Poi il tenue filo della speranza, quella che tutti nutrivano in cuor proprio per esorcizzare una realtà che si voleva tenere lontana dai propri pensieri, si era spezzata e Biagio era volato via. Era un ragazzo buono ed ubbidiente, così lo descrivono tutti i suoi concittadini che hanno voluto essere presenti accanto ai genitori, dimostrando di essere con loro solidale e membri di un’unica famiglia. Nella tragedia l’unica notizia confortante giunge dal San Luca di Vallo della Lucania dove è ricoverato l’altro fratello, Sabatino, anch’egli coinvolto nell’incidente: è fuori pericolo, grazie alle cure dei sanitari che lo tengono sotto osservazione. Gli stessi sanitari che, pur tentando quanto era loro possibile umanamente e professionalmente, nulla hanno potuto dinnanzi alla sorte che aveva deciso quanto accaduto per Biagio.