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Salerno – La Regione si fa carico del problema-siccità nel Vallo di Diano, dispone un finanziamento (1.7 milioni) ed il Consac avvia i lavori. L’ultimo dei quali è partito nelle ultimissime ore: “Avviato il cantiere per l’esplorazione idrogeologica del pozzo Schiattabove in località Festole, alla ricerca di acqua, da parte del Consac: i tecnici Consac ed il geologo  Domenico Guida, del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Salerno,  hanno fatto ingresso al cantiere per la ricerca idrogeologica mediante trivellazione, per scopi scientifici, ai fini dell’efficientamento delle opere di captazione del Consac esistenti in sito”. Lo rende noto una nota del Comune di Sanza, nella quale inoltre si legge “le perforazioni, a rotopercussione e carotaggio continuo sono necessarie per ricostruire l’assetto stratigrafico-strutturale ed idrogeologico dell’area di indagine, dove saranno effettuate prove di emungimento e per acquisire altri parametri idrodinamici ed idro-chimici di acqua di falda per scopi scientifici, con reimmissione in falda o nei corpi idrici superficiali da esse alimentati”. “La grave crisi idrica sofferta dalle popolazioni dei Comuni serviti da Consac, ha spinto l’ente a verificare la presenza di acqua nel pozzo già trivellato alcuni anni fa nel Comune di Sanza” ha affermato il geologo Guida. “Un lavoro importante che potrà, se a buon fine, consentire di poter usufruire di acqua potabile da immettere poi in rete, sgravando in questo modo l’utilizzo della sorgente a monte, alle falde del Cervati, attualmente in uso a Consac, con la possibilità di aumentare in modo consistente la capacità idrica nella disponibilità del Comune di Sanza che gestisce in modo autonomo la risorsa acqua e la rete di distribuzione comunale” ha riferito il sindaco di Sanza, Vittorio Esposito.