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Baronissi (Sa) – Di seguito pubblichiamo la lettere inviata dal partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea del circolo “Puletti” di Baronissi a ogni singolo consigliere comunale.

Egregio consigliere, come sicuramente sa che sabato scorso (14/12/2018) due ragazze dell’istituto Alfano I di Salerno sono state aggredite da militanti di Forza Nuova davanti al loro istituto. Giustamente l’atto è stato condannato da più parti. Le organizzazioni studentesche e alcune (e poche) forze politiche, tra cui il nostro partito insieme al coordinamento provinciale dei Giovani Comunisti e il collettivo “Studenti Ribelli”, hanno immediatamente condannato l’episodio, espresso la propria solidarietà e hanno già organizzato varie iniziative pubbliche (la prossima si farà a Salerno in piazza Portanova il prossimo 28/12/2018) . Certamente saprà anche che questa aggressione non  è un atto isolato. Infatti, sempre per rimanere nella nostra provincia, la compagna Mena Avagliano, esponente di rilievo di importanti associazioni nonché una nostra dirigente locale di Cava, ha avuto la macchina incendiata la settimana scorsa. Per chi non sa cosa sia Forza Nuova e il suo fondatore ci permettiamo di segnalare un articolo completo e approfondito apparso su “L’Espresso” del 21/12/2017 ). Crediamo altresì però che anche gli Enti Locali devono fare la loro parte in difesa della Costituzione, dei valori dell’Antifascismo e dell’agibilità democratica.

Le forme e gli atti che gli Enti Locali potrebbero fare sono molteplici. Come partito già nell’aprile scorso (nostre lettere del 27 indirizzata alla Giunta Comunale, protocollo n° 11698 e del 30 aprile inviata all’intero Consiglio Comunale) ci permettemmo di proporvi una modifica ai regolamenti comunali affinchè  gli spazi pubblici per iniziative politiche possano essere dati solo a chi esplicitamente si riconosce nella Costituzione e nell’Antifascismo. Allegammo a tale richiesta, dopo avervi informato che le città che hanno adottato tali regolamenti sono numerosissime, la documentazione del Comune di Brescia che a noi ci sembrava e ci sembra ancora oggi la più significativa. Ci duole constatare però che tale nostra proposta è caduta nel vuoto e dato che, è nostra abitudine e prassi consolidata, quando ci sono scadenze elettorali, mettere tra i primi criteri di valutazione per eventuali confronti di proposte, di programmi e di coalizione, il criterio dell’antifascismo e dall’anti razzismo non vogliamo credere che tra voi 17 non ci sia nessuno con tale “sensibilità” e quindi vi riproponiamo la richiesta“.