- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Salerno – Non era facile tornare in campo e soprattutto vincere dopo oltre un mese di interruzione forzata a causa del Covid che ha frenato diverse atlete. La Todis Salerno ’92 ci è riuscita, non senza soffrire, sbancando il PalaCorvo di Catanzaro contro le padrone di casa dell’Edilizia Innovativa. Punteggio finale relativamente basso (30-46); le granatine restano imbattute in campionato alla prima di ritorno con 10 punti in 5 partite. Ma devono recuperare altrettante gare del girone d’andata.

Le ragazze di coach Aldo Russo hanno lavorato bene in difesa, trovando qualche difficoltà in più invece in attacco. Partenza in grande equilibrio nei primi 10’ e granatine che mettono il muso avanti (8-12). Il secondo periodo si apre con un botta e risposta (9-16) e prosegue con oltre due minuti senza canestri. Ci pensa Orchi a interrompere il digiuno, poi De Nicolo e Mancuso (dopo aver colto in controtempo le avversarie) allungano a metà periodo. Le ospiti vanno a +12 ma subiscono il parziale rientro delle calabresi prima dell’intervallo lungo (19-25), quando fa anche il suo esordio assoluto in granata anche la giovanissima lituana Saule Globyte, classe 2005, tesserata appena pochi giorni fa. Al rientro, due minuti e mezzo senza segnare per entrambe le squadre. Sblocca Scolpini ma è l’unico sussulto complessivo tra il 20’ e il 26’. La tripla del numero 4 calabrese poi fa arrabbiare coach Russo (22-27): timeout e urlacci. Sono i due liberi di Valerio e l’appoggio sotto misura di Orchi a far superare quota 30 in attacco a novanta secondi dalla mezzora. Catanzaro resta un minimo a contatto e solo la tripla di De Nicolo in chiusura di frazione consente a Salerno di giocarsi gli ultimi dieci minuti sul +9 (25-34). Bella iniziativa di Opacic in avvio di quarto periodo per il +10 (26-36): la gara scivola via in controllo nel finale fino al 30-46 che vede anche la firma di Rizzati. Ora le granatine dovranno ricaricare in fretta le batterie: sabato c’è Partenope Sant’Antimo al PalaSilvestri.

“Sono contento innanzitutto per le ragazze e sono orgoglioso della loro voglia di stare in campo nonostante le difficoltà figlie di un mese di stop – dice coach Russo – Sapevamo che sarebbe stato complicato per i punti di riferimento che potevano mancare e poi per l’assenza di ritmo gara: essere rientrati ad allenarci solo giovedì a ranghi completi ci esponeva a dei pericoli. L’efficacia difensiva è ciò su cui ci aggrappiamo, lo abbiamo fatto; per l’attacco ne riparliamo dalla prossima, sperando di prendere più ritmo. Globyte? Era alla prima convocazione lontana da casa, avrei voluto farla giocare di più con maggiore equilibrio che, soprattutto nella gestione del ritmo in attacco, non ci ha favorito. Avrà tempo per migliorare, era importante rompere il ghiaccio e capire cosa significa giocare in Italia. Anche le altre under hanno risposto presente. Menzione speciale alla “second unit”, rigorosamente tra virgolette, che oggi ha dimostrato che il valore della squadra è l’appartenenza e la capacità di stare in un sistema da parte di tutte. Ciò ha reso meno complicata una partita che poteva esserlo di più”.