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Battipaglia (Sa) – Davide Bruno (foto), assessore allo sviluppo urbano, non ci sta. Risponde al Comitato ‘Battipaglia dice no’ che aveva accusato l’amministrazione di aver sottoscritto un accordo con l’università di Salerno ‘apripista’ per l’arrivo di rifiuti presso l’ex tabacchificio. Bruno scrive: “In merito alle polemiche relative all’accordo di collaborazione tecnologica con il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno del 7 agosto occorre ristabilire la verità anche perché si è presa una ‘cantonata’. L’accordo con il dipartimento di ingegneria industriale per l’ex Ati riguarda gli studi di vulnerabilità sismica e efficientamento energetico del vecchio tabacchificio. Studi e prove che il dipartimento ci rende gratuitamente e che sono fondamentali per qualsiasi operazione di recupero e valorizzazione. Il dipartimento ci ha offerto queste prestazioni e la prospettiva di legarle ai temi dell’agrindustria secondo la vocazione del territorio. Ora cosa c’entra il fatto di proporre uno studio sulla filiera agroalimentare, sulla riduzione degli impatti sull’ambiente, sull’utilizzo di nuove tecnologie in agricoltura con l’accusa di portare rifiuti? La durata di 24 mesi dimostra che l’accordo è orientato allo studio e alla partecipazione ai bandi comunitari. Un progetto universitario di alto profilo che coniuga tecnologia, occupazione e formazione. É una follia questo tipo di disinformazione nei confronti della città, dimostrando ancora una volta di non aver capito ciò che si è letto. Il tema della salubrità e della qualità della vita lo sto ponendo io. L’ho posto con il criterio di saturazione bloccando gli impianti di rifiuti. Ma non solo, in questi giorni stiamo proponendo di togliere la zona di via Rosa Jemma dalla zona Asi. Ma che una parte della città con 2mila abitanti sta in zona industriale con abitazioni e scuola, tra l’altro proprio di fronte all’ex Ati, nessuno se ne è accorto? Quindi è malafede o ignoranza? O entrambe? Accusare di voler mettere i rifiuti nel tabacchificio è qualcosa di folle. Invito a leggere meglio perché se non c’è ‘buona fede’, alla città si sta arrecando un danno enorme raccontando bugie. Non si può buttare la città nella bugia costruita contro chi ha scongiurando con atti amministrativi l’arrivo dei rifiuti a Battipaglia. Lo dico da ragazzo di 36 anni: ma perché si dicono falsità? Cosa c’entra l’accordo fatto con il dipartimento di ingegneria industriale dell’Unisa con i rifiuti? Va fermata la modalità di fare politica agendo in maniera premeditata sulla cattiva informazione. Proseguiamo con l’obiettivo di difendere la città e portare avanti la modernizzazione della città e la tutela del territorio”.