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Battipaglia (Sa) – Si parte già domani, mercoledì 28 agosto, con l’evacuazione dell’Ospedale Santa Maria della Speranza. Entro il 4 settembre, il presidio sanitario sarà svuotato in vista delle operazioni di disinnesco che, domenica 8 settembre, interesseranno, nella città di Battipaglia, 36 mila persone, su una popolazione di 50mila, residente in un’area ritenuta a rischio per la vicinanza con l’ordigno bellico, una bomba d’aereo inglese da 250 libbre, risalente alla seconda guerra mondiale, e dotata di un particolare congegno anti rimozione che impedisce di rimuovere la spoletta. Saranno, invece necessarie 4 fasi per renderla innocua.

Oggi, in una conferenza stampa, la prefettura di Salerno che coordinerà tutte le operazioni, attraverso la costituzione di un apposito coordinamento, ha reso noto i dettagli dell’intervento che vedrà al lavoro operativamente gli artificieri dell’Esercito Italiano-21 Reggimento Guastatori di Caserta, guidati dal colonnello Giuseppe Schiariti che ha partecipato alla conferenza in Prefettura, con la sindaca Cecilia Francese ed il direttore dell’Asl, Mario Iervolino. Appello quasi unanime di tutti è stato rivolto alla popolazione affinché ci sia la massima collaborazione. Il Prefetto ha chiesto a chi deve lasciare le proprie abitazioni – parliamo di un raggio di 1600 metri dall’ordigno bellico – di fare il prima possibile assicurando la massima sorveglianza possibile con la presenza di circa 500 unità delle diverse forze dell’ordine che presidieranno anche contro possibili episodi di sciacallaggio. Una mobilitazione imponente che paralizzerà completamente una parte rilevante della città di Battipaglia: sarà interrotta l’erogazione dell’acqua, del gas, dell’energia elettrica, nemmeno internet mobile e telefonia fissa, ferme autostrada e linee ferroviarie per una domenica, quella dell’8 settembre 2019 in una data che storicamente è già legata alla seconda guerra mondiale. Il personale medico e paramedico dal 5 settembre all’8 settembre sarà impiegato presso l’ospedale di Eboli dove verranno smistati una parte di pazienti. Le operazioni avranno inizio alle 5 del mattino per agevolare le operazioni da parte dei militari e fare in modo che i cittadini possano rientrare al più presto nelle loro abitazioni. Si prevede che saranno necessarie dalle 8 alle 12 ore.