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Battipaglia (Sa) – E’ un ‘comitato’ e cura una – molto seguita – pagina social. Il gruppo ‘Battipaglia dice No’, in quanto comitato di cittadini fa sapere “di aver sempre rifiutato, per la nostra città, l’etichetta di ‘capitale dell’immondizia’: abbiamo sempre detto che è un rischio che corriamo e siamo nati proprio per contrastare il progetto di farla diventare un polo industriale del trattamento dei rifiuti”.

Il comitato scrive: “Da quattro anni diciamo a coloro che ci governano a tutti i livelli (nazionale, regionale, provinciale e comunale) che dovrebbero assecondare la nostra naturale vocazione agricola ed agroindustriale. Purtroppo però ci scontriamo con una volontà assurda, nemica della città, con la scelta ostinata di chiuderci nel recinto della lavorazione dei rifiuti. Cosa ci mancava per chiudere il cerchio di questo progetto scellerato? Insediare qui anche un centro-studi sull’immondizia. Ha provveduto l’amministrazione comunale approvando, in pieno agosto quando i cittadini sono distratti dalle vacanze, un accordo con l’Università di Salerno che prevede di utilizzare, ristrutturandolo, il vecchio tabacchificio. Per far cosa? Tra le altre, citiamo testualmente: ‘Progetti ed attività nel settore delle tecnologie per il riuso degli scarti alimentari’. Insomma: questi signori non riescono a pensare per Battipaglia qualcosa che non abbia a che fare con l’immondizia. Tenendo presente che l’intero accordo riguarda progetti e studi di fattibilità che possano sviluppare il tema dell’agro-industria, non capiamo come mai si faccia riferimento contestualmente alla filiera del rifiuto alimentare, nemmeno indirettamente connesso allo scopo primario dell’accordo. Facciamo appello ai cittadini ed ai consiglieri comunali perché si attivino per l’immediata recisione dell’accordo con l’università di Salerno, perché si depenni dal testo dell’intesa qualsiasi accenno anche vago alla materia dei rifiuti. Siamo stanchi di quest’atteggiamento complice o cieco. Battipaglia non si svende in cambio del miraggio di qualche finanziamento. Noi lotteremo fino all’ultimo istante. Battipaglia dice no”.