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È stato molto importante aver fatto una settimana piena di lavoro, abbiamo lavorato e cercato di conoscerci meglio, cosa fondamentale dato che il tempo è poco. Qualche giocatore ha fatto una settimana intensa e ha dato segnali importanti. C’è possibilità e tempo per tutti, la disponibilità e la volontà dei ragazzi di prendersi la maglia da titolare deve esserci tutti i giorni poi ogni settimana cercherò di fare la formazione migliore consapevole che avendo a disposizione cinque cambi chi entra può cambiare la partita ed essere decisivo. Per fare qualcosa di positivo c’è bisogno di tutti, dal primo all’ultimo, a prescindere dal minutaggio che avranno a disposizione”. Così Fabio Liverani, allenatore della Salernitana, ha presentato la sfida di domani contro il Monza, suo secondo impegno in panchina dopo essere subentrato a Pippo Inzaghi.
Siamo andati a Milano avendo a disposizione in difesa tre giocatori che non avevano mai giocato insieme e Boateng che ha dato la sua disponibilità nonostante non si fosse allenato durante la settimana. Non dobbiamo concentrarci su moduli e numeri ma su aggressività, fame e voglia di arrivare al risultato sacrificandosi per il compagno. Dobbiamo vincere i duelli con gli avversari perché bisogna averne più di loro.
Diventare squadra sacrificandosi per i compagni è il primo passo da compiere”.
I ragazzi – ha aggiunto Liverani – hanno fatto una buona settimana di lavoro, vogliosi, attenti e concentrati. La partita darà le risposte vere e concrete e vedremo a che livello siamo.
La Salernitana non può pensare a quello che è stato e quello che sarà, dobbiamo pensare che quella con il Monza è l’unica partita che abbiamo e dobbiamo tirare fuori il massimo cercando di trovare le soluzioni per vincerla. Tredici partite sono un terzo del campionato, non penso che i miei calciatori possano abdicare per un periodo così lungo della stagione. È da un po’ che questa squadra arriva alla partita pensando che sia l’ultima chance, dobbiamo credere che sia una gara fondamentale per riaccendere qualcosa dentro di noi. Dobbiamo pensare di poter prendere qualcosa in ogni partita, con un bel risultato possiamo riaccendere l’entusiasmo dei ragazzi che mentalmente non vincendo sono negativi. Un episodio positivo e una vittoria ci può dare qualcosa in più per il prosieguo e dobbiamo fare di tutto per trovare ciò nella gara di domani. C’è da lavorare tanto tutti i giorni e la decisione del ritiro è stata fatta perché stare insieme aiuta a conoscersi di più. Ho cercato di far capire ai ragazzi che persona sono, c’è unione da parte di tutti”.
Il mister ha quindi concluso: “Dal primo giorno ho visto la passione e l’amore da parte della gente per questi colori, i tifosi sono sempre stati vicini alla squadra e il loro sostegno è fondamentale. Dobbiamo dare una scintilla anche a loro, hanno bisogno di qualcosa da parte nostra perché se domani sono ventimila figuriamoci con una vittoria cosa può succedere. Se siamo in questa situazione la colpa è di tutti e se arriva la retrocessione si retrocede tutti ma, nel caso, bisogna farlo dignitosamente. Il calcio è crudele e stupendo, abbiamo tanti scontri diretti a partire da domani e vediamo cosa succede.
Dipende tutto da noi, manca un terzo di campionato e dobbiamo fare di più. Domani è un’altra possibilità che abbiamo e dobbiamo fare il massimo”.