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Salerno – È un momento importante per l’area salernitana della Valle del Sele dove ben due città, Campagna e Palomonte, hanno espresso vicinanza e solidarietà alla senatrice Liliana Segre, attribuendogli la cittadinanza onoraria con il voto unanime di tutti i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. 

La prima iniziativa, è giunta dal Comune di Campagna dove a poche ore dalla diffusione della notizia dell’assegnazione della scorta a seguito delle minacce ricevute sul web e indirizzate alla senatrice a vita, 89enne, Liliana Segre, sopravvissuta quando aveva soli 14 anni all’internamento nazista nel campo di concentramento di Auschwitz Birkenau, il presidente del consiglio comunale e attivista iscritto al partito della Lega, Amedeo Giordano, in una missiva indirizzata al sindaco, Roberto Monaco, e al consiglio comunale, ha proposto l’attribuzione della cittadinanza onoraria alla senatrice.

Proposta che ieri sera, è stata portata in consiglio comunale e che è stata votata all’unanimità da tutti i consiglieri comunali della città. Un popolo, quello campagnese, che sin dai tempi più bui della storia dell’umanità, si è sempre distinto per l’accoglienza e la lotta all’odio. Proprio a Campagna infatti, nella sede dell’attuale museo della Pace e della Memoria, sorgeva un campo di internamento dove venivano deportati gli ebrei che il popolo campagnese aiutò a scappare dalla follia dello sterminio nazista ed in spregio ad ogni divieto, li nascose, salvando loro la vita dalla morte certa.

Campagna però, non è l’unica cittadina ad aver espresso solidarietà alla Segre con atti concreti. Mercoledì sera infatti, anche i consiglieri comunali di maggioranza di Palomonte hanno portato in consiglio la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita. Proposta che anche in questo caso, è stata subito approvata con i voti unanimi della maggioranza e dei consiglieri delle due opposizioni.

Un segnale importante dunque, che arriva dalle due città salernitane che, nell’omaggiare la senatrice a vita, ribadiscono il proprio “no” ad ogni forma di odio. 

                                                                                                     Mariateresa Conte