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di Gigi Caliulo

Allo stato attuale non si conosce finanche la data del dibattimento dinanzi alla Corte Federale d’Appello: il Brescia e Massimo Cellino si dichiarano truffati e vittime di un raggiro ma – allo stato – sono anzitutto l’ago della bilancia della zona retrocessione.
Con una sorprendente – ed inattesa, in verità – prudenza la Lega di B continua a mantenere la consegna del silenzio su tutta la vicenda, consapevole che qualsiasi dichiarazione ufficiale a bocce non ancora ferme potrebbe rappresentare la forza necessaria a far partire la battaglia legale sul piano inclinato dei ricorsi alla giustizia ordinaria. Che, è bene metterlo in chiaro da subito, sicuramente partirà all’indomani della sentenza della Corte Federale, qualunque sia l’esito.

Tutti alla finestra, tutti in campo. La Salernitana, dal canto proprio, prosegue la preparazione cercando di isolarsi dal tam-tam mediatico e dalle incontrollate voci – a metà tra il surreale e il grottesco, un po’ come la mitologica partita di Fantozzi – sull’esito della velenosa coda post campionato.
A non abbassare la guardia è il popolo ultras di fede granata che, attraverso una nota particolarmente dura, annuncia per domani mattina in Piazza Amendola – tra Comune e Prefettura – una nuova manifestazione di protesta.
«Gli ultimi avvenimenti – scrivono – sono l’ennesima dimostrazione di quanto il calcio italiano sia ostaggio di interessi, pressioni politiche e giochi di potere. Noi non ci stiamo. Noi non siamo spettatori di questo malaffare».