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Un’articolata attività per il contrasto delle fenomenologie delittuose connesse allo spaccio di sostanze stupefacenti è stata effettuata nel tardo pomeriggio di ieri dalla Polizia di Stato di Cava de’ Tirreni. un 50enne, C.D., pregiudicato, residente nel centro cittadino, è stato infatti arrestato dai poliziotti del locale commissariato in quanto responsabile del reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, aggravato ai sensi dell’art. 80 d.p.r. 309/90, con recidiva infra quinquennale della stessa indole, e resistenza e lesione a pubblico ufficiale.

L’operazione di polizia ha portato al sequestro non solo di copioso materiale per coltivare, confezionare e vendere dosi di sostanza stupefacente, ma anche di un rilevatore di microspie funzionante rinvenuto nell’immediata disponibilità dell’arrestato.

L’attività di p. g. scaturiva da controlli info-investigativi che nei giorni scorsi avevano evidenziato un notevole flusso di veicoli sospetti entrare ed uscire da un’ abitazione sita in una località collinare del comune di Cava de’ Tirreni.

In particolare, nel pomeriggio di venerdì gli agenti notavano un motorino con a bordo due giovani all’altezza del cancello d’ingresso dell’ abitazione di C.D. che, alla vista delle pattuglie, si dileguava facendo perdere le proprie tracce. Pertanto, considerato che quella strada è frequentata da comunità giovanili in quanto vi è presente una scuola, una parrocchia ed una palestra, nonché altri obiettivi sensibili destinatari di specifiche misure tutorie, e che dai primi accertamenti vi risultava risiedere C.D., pregiudicato per reati specifici inerenti gli stupefacenti e armi, i poliziotti hanno proceduto nei confronti di questi a perquisizione personale e locale, che dava esito positivo.

Infatti, dopo aver fatto ingresso all’interno dell’abitazione, gli agenti rinvenivano complessivamente otto piante di sostanza stupefacente di tipo marijuana, di cui n. 6 in stato vegetativo. All’interno di una stanza chiusa a chiave, adibita a camera da letto dell’arrestato, veniva, invece, rinvenuto su un mobile una macchina per confezionare sottovuotodue bilancini di precisione, nonché nr. 2 vasi in vetro contenenti sostanza stupefacente di tipo marijuana in stato essiccato.

Nella stessa stanza, venivano, inoltre, rinvenuti trituratori di plastica, diversi bulbi (lampade) operanti nello spettro di toni dal blu al rosso, adatti a stimolare i processi fotobiologici delle piante, alcuni alimentatori, numerosi portalampada per bulbo, ventole di diverse dimensioni, ed altro materiale per la coltivazione e la potatura delle piante. veniva inoltre rinvenuto un pannello di alluminio riflettente, abbinabile al sistema di coltivazione, diverse ampolle e strumenti in vetro e plastiche, reagenti di vario tipo per verifiche di tipo chimico, nonché, non ancora montata, una serra trasportabile rivestita internamente con materiale riflettente, unitamente ai pali di ferro necessari al montaggio della struttura ed ai relativi raccordi di plastica.

Infine, all’interno di un mobile adiacente il divano letto, veniva rinvenuto un rilevatore di microspie, con auricolari, perfettamente funzionante.

Durante le fasi della perquisizione domiciliare, uno degli agenti veniva azzannato da un cane di grossa taglia, di proprietà dell’arrestato che lo aizzava con lo sguardo e con movimenti delle mani contro l’operatore di polizia che veniva, successivamente, visitato presso il locale ospedale ove quei sanitari gli riscontravano ferite guaribili in sette giorni.

Sono in corso gli accertamenti sul cane per verificarne la sua pericolosità sociale. L’uomo è stato arrestato e posto a disposizione della competente autorità giudiziaria, in attesa del rito per direttissima previsto per la mattinata odierna.