La situazione della gestione dei rifiuti nel Comune di Centola Palinuro, affidata in appalto alla società Gf Scavi, è ormai fuori controllo: mezzi insufficienti e in pessime condizioni, manutenzione quasi assente, centro di raccolta comunale ridotto a una discarica maleodorante e interdetto ai cittadini. A peggiorare il quadro, la totale assenza di risposte da parte dell’amministrazione comunale, nonostante le ripetute segnalazioni della Ulssa Salerno agli organi competenti.
“Le maestranze addette al servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti – dichiara Gennaro Scarano, segretario generale della Ulssa Salerno – sono costrette a lavorare senza adeguati dispositivi di protezione individuale, con mezzi vetusti e in condizioni di sicurezza assolutamente non rispettose della normativa. Il centro comunale di raccolta, ridotto a una discarica, rappresenta un pericolo sia per i lavoratori che per l’ambiente, eppure da tempo denunciamo questa situazione senza ricevere alcuna risposta concreta”.
Negli ultimi mesi, il sindacato ha chiesto per ben due volte la convocazione del Comune, ma entrambe le richieste sono rimaste senza seguito. Una condotta che, secondo la Ulssa, dimostra l’inerzia e l’assenza di volontà dell’amministrazione di affrontare l’emergenza.
A rendere ancora più incerta la situazione, la scadenza dell’appalto alla Gf Scavi, avvenuta proprio ieri: ad oggi non è noto se il Comune intenda prorogare l’affidamento all’attuale gestore o procedere con una nuova gara.
La crisi ha raggiunto il suo apice nel mese di agosto, quando, a causa della scarsità di mezzi funzionanti, il servizio non è stato svolto regolarmente, lasciando i rifiuti a terra. Solo grazie al senso di responsabilità e di appartenenza al territorio dei lavoratori è stato garantito un minimo di continuità, spesso ricorrendo persino ai propri mezzi privati.
“È inaccettabile – aggiunge Scarano – che si tenti di scaricare la responsabilità di questo disastro sui lavoratori, arrivando persino a contestazioni disciplinari strumentali. I cittadini non sanno che questi operatori non percepiscono nemmeno lo stipendio nei tempi previsti, con pagamenti saltuari e discriminatori. In questo modo si alimenta un clima di tensione sociale che colpisce ingiustamente chi, pur senza tutele e garanzie, cerca comunque di assicurare un servizio essenziale”.
Di fronte all’immobilismo dell’amministrazione comunale, la Ulssa Salerno ha chiesto l’intervento della Prefettura di Salerno affinché venga finalmente posta la dovuta attenzione a una vicenda che rischia di degenerare ulteriormente.