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Dietro ogni messa in scena c’è sempre una storia, dietro una fiaba qualche elemento che lega il racconto a qualcosa di personale. Finzione e realtà. Nei due mondi autori e attori si immergono, s’intrecciano, s’immedesimano, per poi dare vita allo spettacolo.

Questo l’incipit del nuovo appuntamento in programma al villaggio delle favole, ovvero il Teatro delle Arti, che una volta al mese accoglie il mondo fatato di “C’era una Volta VIII”.

In scena domenica 10 novembre (alle 11, 17 e 19,15) la stagione prosegue con “La regina d’inverno”: tratto da una novella di Andersen, la storia narra di due sorelle che, divise dal distino, si ritroveranno per non lasciarsi mai più. Ad interpretare le due giovani donne, riservata l’una e spontanea l’altra, saranno le cugine (nella vita reale) Valentina Tortora e Federica Buonomo

Con loro entra nel vivo l’iniziativa, “la Compagnia dell’Arte racconta e si racconta”, una piccola finestra sui componenti della compagine salernitana. Cosa hanno in comune queste due donne con i personaggi che interpretano e soprattutto chi sono?

«Ci lega un affetto unico e la stessa determinazione nel voler trasmettere dal palco il nostro amore per il teatro» – spiega Valentina Tortora, cresciuta a pane e polvere di scena grazie a papà Claudio.

Il palco è la sua casa, e la vita reale continua ad intrecciarsi con la finzione scenica anche da quando, dieci anni fa, ha sposato il (suo) regista Ronga. Laureata in lettere e filosofia, l’attrice salernitana non ha mai immaginato di intraprendere un’altra strada professionale. Un destino “contaminato” senza dubbio dai genitori, Caudio Tortora e Renata Tafuri.

«Avevo sette anni quando papà mi portò con lui in scena per la prima volta – racconta la Tortora – mi concesse una parte nel musical “C’era na vot Saliern” da lui scritto e musicato da Guido Cataldo. Fu un colpo di fulmine. Mi ha trasmesso una grande ricchezza: non mi ha mai abituato ad essere protagonista, in questo lavoro bisogna essere umili. Da allora non ho mai desiderato fare altro. Sono cresciuta guardando le prove dei miei genitori che si prolungavano sempre fino a tardi…ma non mi sono mai addormentata, né annoiata. Ero curiosissima e già davo consigli. Ancora oggi ricordo copioni interi e le parti di tantissimi attori».

Quanto alla messa in scena singolare è il fatto che tra le due protagoniste ci sia un legame speciale. Nella vita reale Valentina Tortora e Federica Buonomo sono cugine, la prima è più grande della seconda di otto anni, ma da sempre hanno un rapporto simbiotico, proprio come fossero sorelle. In scena i ruoli s’invertono, la più piccola diventa la maggiore, Elsa, e la grande interpreta Anna, ma le affinità caratteriali sono tante. Elsa, gelida e anafettiva, è anche una giovane donna ligia al dovere e sempre composta, proprio come la Buonomo, Anna invece è più passionale, carnale e soprattutto pasticciona, esattamente come la Tortora.

La regia è di Antonello Ronga, le coreografie per il Professional Ballet di Pina Testa sono di Fortuna Capasso e Davide Raimondo; le scenografie della Bottega San Lazzaro e i costumi portano la firma di Paolo Vitale.

INFO UTILI Sempre tre le repliche gli spettacoli: 11, 17 e 19.15. Il prezzo del singolo biglietto è di 12 euro per il bambino, 14 per l’adulto. Per informazioni e prenotazioni: 089 221807; 333 4547051.