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Salerno – Il rettore dell’Università degli studi di Salerno Vincenzo Loia è stato ricevuto dal fondatore e direttore di Giffoni Opportunity Claudio Gubitosi.

Giffoni – ha detto Loia – rappresenta una cerniera tra il pensiero e l’azione, tra la visione lungimirante e la realizzazione di un’idea. Proprio per questo l’Università degli Studi di Salerno dovrà dare un contributo a questa creatura fatta di infrastrutture, cervelli ed energia. Ecco perché la mia presenza oggi a Giffoni vuole essere la testimonianza concreta di un riconoscimento culturale di una eccellenza e l’inizio di un percorso comune“.
Giffoni – ha sottolineato Gubitosi – è felice di poter immaginare una cooperazione con l’Università degli Studi di Salerno, creando un percorso articolato e duraturo nel tempo teso alla formazione dei giovani e allo sviluppo del territorio, due temi che ci accompagnano fin dai nostri esordi. Dopo l’edizione di luglio lavoreremo alla creazione di una rete che sappia intercettare la “meglio gioventù” che esce dal nostro ateneo, dandole un’opportunità di crescita concreta in quella che è la terra dove sono nati. Questa è la nostra forza: ribadire con fermezza la centralità del territorio. Ed è anche la chiave del successo di Giffoni, che guarda a Los Angeles, ma senza mai trascurare le proprie radici“.
Centrale, nella creazione di una rete, sarà naturalmente il ruolo dei ragazzi, che quest’anno saranno gli indiscussi protagonisti dell’edizione 2021: “Saranno loro a salire sul palco e a porre domande agli ospiti – ha anticipato Gubitosi – Dopo un anno così difficile hanno il diritto di essere ascoltati e di ricevere delle risposte. Credo che l’ateneo dovrebbe immaginare un nuovo corso di laurea, Scienze dell’intuizione, per parlare ai giovani del potere delle idee e di come veicolarle sia sul fronte della comunicazione che del marketing”.
“Da oggi – ha rimarcato il rettore – L’Università sarà più vicina a Giffoni e viceversa“.
Gubitosi ha poi illustrato a Loia i progetti che di qui a breve renderanno ancora più straordinaria la Multimedia Valley, con la creazione del Museo testimoni del tempo, di una sala di oltre cinquecento posti e di un’Arena deputata a ospitare grandi eventi, a cui potranno accedere oltre quattromila persone