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Cetara (Sa) – La colatura di alici di Cetara che a gennaio 2022 otterrà dall’Unione Europea il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta, è tra i principali protagonisti di Slow Fish 2021, in corso di svolgimento a Genova. Nel padiglione dedicato alla regione Campania, l’Associazione per la valorizzazione della colatura di alici di Cetara Dop, presieduta da Lucia Di Mauro, ha messo in vetrina il prodotto sottoposto ad una lunga procedura per ottenere il riconoscimento Dop che non si è fermato neanche davanti alle difficoltà del Covid. L’obiettivo dell’associazione è diventare un consorzio con l’ipotesi di destinare una quantità di alici catturate nell’area marina antistante la provincia di Salerno, pari a circa 150 tonnellate.
In base ai possibili rapporti di produzione (20-25% di liquido a fronte della materia prima impiegata), si possono stimare livelli di produzione di colatura di alici di Cetara Dop oscillanti fra i 20 mila e i 30 mila litri all’anno. Ad oggi si stima che il prezzo di collocamento del prodotto sul mercato, stagionato 9 mesi, potrà raggiungere come minimo 100 euro al litro (10 euro per una bottiglia di 100 ml). Per trasformare oltre la metà della quantità di alici catturate nell’area di pesca della Dop, si stima un potenziale volume d’affari tra i 2 e i 3 milioni di euro all’anno.