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Salerno – Dopo il successo delle scorse edizioni e la pausa di un anno a causa della pandemia, ritorna nel rispetto delle normative anti-covid, l’attesissima “Mostra Mercato Nazionale del Tartufo e dei Prodotti Tipici Locali” che si svolgerà in piazza Epifani, nel comune di Colliano, nei giorni 15 -16 e 17 ottobre 2021.
L’evento, giunto alla sua 24esidma edizione, è organizzato e promosso dall’associazione Pro Loco Colliano APS, con il patrocinio della Regione Campania, dell’Unpli, del Comune di Colliano, della Provincia di Salerno, della Comunità Montana Alto Medio Sele e Tanagro, dell’ Associazione Italiana Coltivatori, dell’associazione no profit Turismosele, ecc. .
Protagonista indiscusso dell’evento, il tartufo di Colliano, “oro nero” della Riserva Naturale Protetta regionale dei Monti Eremita Marzano. Una tre giorni di eventi enogastronomici, culturali, spettacoli, che unirà antiche tradizioni, folclore, cucina tipica locale e cucina moderna a base di tartufo e prodotti tipici locali di Colliano e dell’Alta Valle del Sele, stand enogastronomici e stand espositivi che vedranno la presenza di migliaia di turisti, esperti, studiosi, ricercatori di tartufo, allevatori di cani da tartufo, operatori agricoli e agroturistici, artigiani, allevatori, operatori commerciali specializzati del settore e rappresentati delle Istituzioni.
Ospite d’onore all’evento enogastronomico, lo chef gourmet Francesco Capasso di Arte&Cucina che proporrà la versione gourmet di piatti realizzati in onore del tartufo e della 24esima edizione della mostra mercato nazionale di Colliano.
Vendita, degustazioni ma anche spettacoli di rievocazioni storiche all’aperto che vedranno la presenza di artisti di strada, musicisti e cantastorie. Eventi che saranno arricchiti da momenti di riflessione con una serie di convegni sul tartufo che vedranno la presenza di associazioni di categoria e rappresentati delle Istituzioni.

‹‹Il tartufo di Colliano e i prodotti tipici della Valle del Sele quali olio extravergine di oliva, miele, fagioli, segale, noci , castagne, pane, biscotti, piante aromatiche, patate coltivate in alta montagna, cicerchie, lenticchie, grano saraceno, caciocavallo podolico, ricotta di pecora, formaggi freschi e stagionati, ecc.- spiega il presidente della Pro Loco Colliano APS, Mauro Iannarella- rappresentano un fattore di forte richiamo turistico e di pregio gastronomico che porta sviluppo e benessere alla nostra comunità dove si sta sviluppando una nuova cultura gastronomica nell’area Sele -Tanagro, con lo scopo di promuovere e divulgare le attività specifiche delle nostre zone. La mostra mercato- dice- è una importante vetrina di rilancio dei prodotti di qualità dell’entroterra salernitano e delle aree interne della Campania che per la loro genuinità, bontà e naturalità, meritano maggiore attenzione. Il tartufo- sottolinea il presidente della Pro Loco Colliano- è una grande risorsa economica, tra le prime in Campania. Con intelligenza e lungimiranza -chiosa- il tartufo è diventato il perno di fruttuosi programmi integrati di marketing territoriale per questo è necessario che la produzione del tartufo fresco vada ad incrementare la ristorazione locale ed i crescenti flussi turistici ed escursionistici delle aree interne. In tale contesto- aggiunge- sarà fondamentale anche la nascita di mercatini stagionali dei prodotti tipici che sappiano fungere da attrattore turistico, con la conseguente nascita di laboratori e impianti di conservazione e trasformazione del tartufo››.

‹‹Il tartufo di Colliano- spiega il vicepresidente della Provincia di Salerno, Carmelo Stanziola- rappresenta una prestigiosa produzione di eccellenza salernitana conosciuta in tutto il mondo. Per questo motivo- aggiunge- è necessario avviare immediatamente un iter progettuale e legislativo per il riconoscimento del Tartufo di Colliano quale produzione da tutelare e valorizzare, attraverso una legge “ah hoc” emanata dalla Regione Campania. Un riconoscimento-aggiunge Stanziola- per salvaguardare il tartufo e creare rete tra Comuni, Enti, associazioni, imprese, ecc., una sinergia che dia vita ad una vera e propria filiera di tutela del territorio e di valorizzazione del tartufo e dell’indotto ad esso collegato, quale turismo ed enogastronomia››.

‹‹Ripartire dalla mostra nazionale del Tartufo segna una svolta storica dopo l’anno nero dovuto al fermo imposto dalla pandemia- spiega Donato Scaglione, vicepresidente nazionale di Associazione Italiana Coltivatori. -La pandemia- dice- ha determinato un netto crollo delle esportazioni ed una forte contrazione delle vendite del tartufo causate dal blocco delle attività di ristorazione e solo la scarsità del prodotto ne ha limitato il danno. Anche per il 2021- illustra Scaglione- la produzione, a causa della siccità, è molto limitata e si spera nelle piogge autunnali per aumentarne la quantità raccolta. A ciò, si aggiunge la proliferazione dei cinghiali che distruggono le tartufaie. Tutto questo- sottolinea Scaglione- ha determinato un aumento del prezzo di vendita del tartufo di circa il 30%, oltre all’aumento dell’attrattività sul mercato del tartufo e dei prodotti a base di tartufo. Intanto, resta attesissimo -chiosa Scaglione- il riconoscimento UNESCO della “La cava e la cerca del tartufo” quale patrimonio immateriale dell’umanità, un progetto-conclude il vicepresidente Aic-che ha riunito e riunisce tutte le città del tartufo italiane mentre a noi consumatori resta l’emozione di piatti semplici o elaborati da quello che Rossini definiva il “Mozart dei funghi” e Pellegrino Artusi “il simbolo del buon mangiare”: il tartufo››.

‹‹Promuoviamo il territorio documentandone la storia e gli avvenimenti attraverso foto e video pubblicate da testate giornalistiche e riviste nazionali ed internazionali. -Spiega così, l’iniziativa il presidente dell’associazione Turismosele e fotografo naturalista, Massimo Gugliucciello, che insieme ad un gruppo di giovani dell’Alta Valle del Sele gestisce l’associazione culturale no-profit che si occupa di documentare graficamente il territorio e che sarà presente con una serie di iniziative culturali, anche alla 24esima edizione della mostra del tartufo e dei prodotti tipici locali. -Un modo -sottolinea Gugliucciello-per far conoscere al mondo, la bellezza, la storia e le caratteristiche naturali ed enogastronomiche della Valle del Sele e Tanagro. È il caso della Turniata di Ricigliano, del rito della Vagnatura di Contursi Terme, della Mostra mercato nazionale del Tartufo di Colliano, delle lucciole nella Valle del Sele, ecc. eventi che promuoviamo da molti anni e che hanno visto l’interesse delle maggiori riviste di settore internazionali. Documentazione -chiosa-ma anche promozione di tour e visite guidate gratuite nelle aree naturalistiche protette e nei centri storici dei comuni del cratere e della costiera cilentana. Tutto ciò-conclude- per apportare un valore aggiunto alla storia e al territorio››.

Note tecniche: l’area della mostra mercato è servita di parcheggi, area camper e servizi igienici, oltre ad essere di facile accesso per turisti e visitatori. Per consentire che il tartufo di Colliano sia conosciuto insieme ad altri prodotti dell’area Sele-Tanagro, nei ristoranti delle zone saranno serviti piatti che ne esaltano le caratteristiche, a prezzi turistici. Saranno inoltre, approntati cartelloni pubblicitari collocati nei punti di maggiore visibilità. All’ingresso della fondo Valle Sele verrà allestito uno sportello di informazione turistica per divulgare l’iniziativa e propagandare le bellezze ambientali che la zona offre, tra cui monumenti, faggeti, tartufaie, ecc.