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Salerno – La senatrice salernitana Luisa Angrisani de ‘L’Alternativa c’è’, rende noto un provvedimento alquanto curioso: la possibilità di cessare – previo indennizzo statale – alcune attività commerciali in crisi.

La dinamica ricalca quella indotta al comparto dei pescatori (di tonni in particolare) anche se, nel caso sollevato dalla parlamentare alcuni ex commercianti, pur avendo pagato per anni la quota addizionale specifica che finanzia questo indennizzo, non possano usufruirne”.   

Angrisani spiega e ricostruisce la vicenda: “Esodati del commercio: ho interrogato il Ministro Del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando.

Con il decreto legislativo n. 207 del 1996 fu stabilito un indennizzo per la cessazione di talune attività commerciali in crisi. Tale misura è stata più volte prorogata. Nello specifico la disposizione prevedeva che l’indennizzo, corrisposto mensilmente in favore dei soggetti beneficiari, fosse stabilito in misura pari al trattamento pensionistico minimo previsto per gli iscritti alla Gestione dei contributi e delle prestazioni degli esercenti attività commerciali dell’INPS.
 I requisiti fondamentali per accedere al trattamento erano la cessazione definitiva dell’attività commerciale, la riconsegna dell’autorizzazione per l’esercizio dell’attività commerciale ed infine la cancellazione del soggetto titolare dell’attività dal registro degli esercenti il commercio e dal registro delle imprese presso la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Nel 2019 tale misura è stata resta strutturale ma da una disamina effettuata risulta che alcuni periodi di cessazione definitiva dell’attività siano rimasti esclusi dalla facoltà di poter usufruire del beneficio.
Si tratta, nello specifico di coloro che hanno cessato l’attività commerciale nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2009 e il 31 dicembre 2016 e che hanno maturato i restanti requisiti, tra i quali quello anagrafico, entro il 31 dicembre 2018. Per conoscere quali siano le intenzioni del Governo Draghi o le possibili soluzioni per questi commercianti che si trovano in questo limbo, ho chiesto al Ministro Andrea Orlando se intenda adottare opportune iniziative di propria competenza, anche di natura legislativa, al fine di permettere l’accesso all’indennizzo anche a questi aventi diritto.  

Non è giusto che questi ex commercianti, pur avendo pagato per anni la quota addizionale specifica che finanzia questo indennizzo, non possano usufruirne”.