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Salerno – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Oreste Agosto, candidato sindaco con la lista “la Città dei semplici – Ali per Salerno”.

Ho assunto la responsabilità di candidarmi a Sindaco per affrontare, con i cittadini davvero liberi, i problemi della Comunità in modo trasparente, senza falsità, bugie e sotterfugi, e dare vita ad una nuova modalità di gestione amministrativa nel rispetto della legalità e nella tutela dei veri interessi della Città.
Mi sono deciso dopo aver ascoltato le dichiarazioni dei primi candidati che promettevano progetti faraonici, inattuabili e inutili, senza tener conto delle difficoltà finanziarie dell’Ente, del livello di decomposizione delle attività economiche o del degrado urbano.
Hanno promesso parchi e giochi, opere ciclopiche, ‘sfizi’ e meraviglie, con intorno il nulla. La gente avrebbe dovuto votare per esse, senza avere gli asili nido, l’assistenza, i servizi, il verde, il benessere.
Dal primo momento, ho parlato del Bilancio, temendone il dissesto, dei giovani disoccupati, delle memorie storiche, dei beni comuni, dei quartieri, di San Leo, di Santa Teresa, dei liquami in mare, dell’ambiente, del commercio di vicinato, dello sport, invitando tutti a riconoscersi in un unico candidato per la Città: Salerno. L’ho detto e l’ho scritto.
Ho proposto la mia idea di ‘Città semplice’, alla portata di tutti, improntata ai principi dell’Economia Circolare, della Digitalizzazione e della Bioeconomia, e di ‘Città Nuova’, sostenibile, efficiente, innovativa, connessa, in grado di creare un legame di forte appartenenza, garantire un’elevata qualità della vita, ridare dignità e orgoglio ai nostri figli. In questi giorni, dal mondo politico alternativo provengono nuove comunicazioni che propongono idee simili. Non più inviti alla fantasia, ma prese d’atto della crudele realtà quotidiana, quasi fosse stata erroneamente ignorata. O, chissà, addirittura sconosciuta.
Non rivendico diritti sulle mie proposte e su ciò che ho detto. Però, riconoscendo i miei limiti, ritengo sia doveroso che altri facciano altrettanto, evitando di mettere in giro copie che, comunque, sempre ben diverse dagli originali.
Oggi, tutti parlano di amore. Ma, l’amore non è mai a comando. Neppure per la Città. Una ‘Città del buon governo e della buona vita’ è possibile se costituisce l’obiettivo di un sentimento che nasce dal cuore. Forte e sincero. Crediamoci, se crediamo nell’amore vero”.