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Giffoni Valle Piana (Sa) – Il presidente del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi ha scritto al Ministro Degli Esteri, Luigi Di Maio, per chiedere di fare chiarezza sulla morte di Lucio Truono, 43 anni, collaboratore del Gff negli anni ‘90, e morto a Londra per Covid 19.
Caro Luigi, abbiamo appreso con dolore e rabbia che il nostro concittadino, trasferitosi in Inghilterra da anni, dove lavorava per una azienda orafa,è stato trovato morto da solo in casa nel quartiere di Hatton Garden – scrive Gubitosi nella lettera a Di Maio- Lucio si era recato in ospedale perché accusava un forte stato febbrile, sperando di essere ricoverato. I sanitari lo hanno rispedito a casa. Le sue sue condizioni si sono aggravate fino alla morte. Una sua amica, sollecitata dagli amici di Giffoni che erano in contatto con lui e non rispondeva più a telefono, si è recata sul posto e ha chiamato la polizia che entrata in casa, ha trovato questo povero ragazzo riverso sul letto“. Secondo il patron del Giffoni Film Festival, i sanitari inglesi avrebbero commesso degli errori di valutazione. ”Ti prego di segnalare questa terribile storia alla nostra Ambasciata a Londra perché possa fare luce e acquisire  tutte le informazioni utili” chiede infine Gubitosi al ministro degli Esteri.
 
A tal proposito, arriva la precisazione dalla Farnesina.

In seguito all’appello in cui è stato sollecitato un intervento del Governo sulla morte del giffonese Lucio Truono, corre l’obbligo di precisare che sin dalla prima mattinata di ieri (venerdì 17) il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è impegnato sul caso del 43enne di Giffoni Valle Piana, deceduto a Londra per un sospetto caso di coronavirus. Avvisato dell’episodio dalla deputata Anna Bilotti, il ministro ha subito attivato la Farnesina. I familiari di Truono sono stati immediatamente contattati, già ieri mattina, dal Consolato italiano a Londra, che sta seguendo ogni aspetto della vicenda. Le iniziative erano state tenute riservate per doveroso rispetto del dolore della famiglia”.