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Salerno – A quanto di apprende starebbero per partire le lettere (alcune anche da Salerno) con richiesta di chiarimenti nei confronti dell’Azienda Ospedaliera Regionale della Basilicata ‘San Carlo’. Alcune associazioni di volontariato, infatti, vorrebbero meglio comprendere la ratio della decisione di affidare per un anno, attraverso convenzione, alla Croce Rossa Italiana “l’attività di pre triage legata al Covid-19 da realizzare nei pressi degli accessi al Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri di Potenza, Lagonegro, Melfi, Villa d’Agri e Pescopagano”. L’intesa risulta formalizzata nella delibera 2020/00767 del 20 luglio 2020 dell’AOR San Carlo che conferisce ‘immediata esecutività’ a quanto stabilito. Tra i presupposti alla base della scelta, si legge: “…questa AOR, in attuazione delle indicazioni ministeriali e regionali per contrastare la diffusione del coronavirus ha attrezzato, fuori dai cinque presidi ospedalieri di Potenza, Melfi, Lagonegro, Villa d’Agri e Pescopagano, le tende dedicate espressamente al pre-triage per l’infezione da COVID-19, con l’obiettivo duplice di ridurre, da una parte, la pressione sui Pronto Soccorso e, dall’altro, di smistare l’alto numero di persone da sottoporre al tampone faringeo, quelle da ricoverare nei reparti di malattie infettive o direttamente in terapia intensiva o sub-intensiva”. Ancora: “Rilevato che la Croce Rossa Italiana si è resa disponibile, tramite propri operatori, per supportare l’Azienda nell’attività del pre-triage nelle tende al riguardo installate agli ingressi dei presidi ospedalieri, dove verrà controllata la temperatura e riempito un modulo informativo secondo le notizie assunte dai pazienti”; infine “Fatto presente che il Ministero del Lavoro, nella direttiva per la gestione dei cicli di progetto relativa agli indirizzi di gestione dei progetti sperimentali di volontariato, al paragrafo ‘Valorizzazione delle attività di volontariato – Criteri per la Rendicontazione’ specifica che, per la valorizzazione delle attività di volontariato, bisogna fare riferimento alla tabella estrapolata per analogia dal CCNL delle Cooperative Sociali, che riporta il costo lordo aziendale imputabile nel piano economico, tabella che per l’attività oggetto della presente convenzione (paragonabile ad una posizione di 4° livello) indica l’importo di € 16,10; la spesa derivante dal presente provvedimento sarà rendicontata alla Regione quale somma erogata per fronteggiare l’emergenza Covid-19”.

In buona sostanza alcune associazioni di volontariato – come ad esempio Anffas, Humanitas, Misericordie – potrebbero ritenere di possedere requisiti e potenzialità simili a quelli indicati per la Croce Rossa e, su richiesta, di poter assicurare lo stesso supporto all’AOR. Esse – informalmente – si dicono certe che una diversa procedura avrebbe permesso la partecipazione da tutt’Italia. (Immagine di repertorio).