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Salerno – I genitori vanno a fargli visita in carcere ma, invece delle classiche arance, gli portano 15 grammi di hashish. Si arricchisce dell’ennesimo colpo di scena il percorso giudiziario di Ugo Corsini: stavolta la vicenda riguarda gli ascendenti: ad accorgersi della sostanza stupefacente sono stati gli agenti penitenziari durante la fase di perquisizione. I familiari del pescivendolo di Pastena, ieri, si erano recati presso il carcere di Melfi, in provincia di Potenza. Più tardi avrebbero fatto ritorno in Campania ‘accompagnati’ dalla Polizia e con una denuncia sul groppone.
Gli agenti penitenziari di Melfi hanno rinvenuto e sequestrato 15 grammi di hashish che uno dei due genitori aveva occultato addosso. Durante la perquisizione, a cui vengono sottoposti tutti i familiari dei detenuti ed i visitatori, la sostanza stupefacente è stata rinvenuta e posta sotto sequestro.
Comunicata l’operazione al magistrato di turno presso la Procura potentina, è stata quindi disposta una perquisizione presso l’abitazione di Bellizzi dei familiari del detenuto.
Quindi gli agenti della polizia penitenziaria del carcere lucano hanno accompagnato i genitori di Corsini prima fino alla casa circondariale di Fuorni e successivamente, insieme con i colleghi salernitani di polizia giudiziaria, presso l’abitazione di Bellizzi, all’interno della quale sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori 40 grammi di hashish. Espletate le formalità di rito i genitori di Ugo Corsini sono stati denunciati all’autorità giudiziaria competente per territorio; probabilmente oggi saranno interrogati per individuare i canali di approvvigionamento dello stupefacente.
Ugo Corsini è detenuto nel carcere di Melfi: in passato ha detenuto a Salerno il controllo dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nel 2013 fu arrestato a seguito dell’operazione della Squadra Mobile di Salerno denominata “Nuovo Corso”: fu individuato quale promotore dell’organizzazione criminale. L’uomo era ritenuto capace di aggregare giovani delinquenti della città ed era accreditato di numerose referenze anche con importanti clan camorristici partenopei. Era cugino di Donato Stellato, vittima di una faida camorristica. Condannato nel 2014 a 14 anni e tre mesi,  Corsini nel 2015 fu pestato nel carcere di Fuorni. Per tale episodio è in corso il processo.
Pina Ferro