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Pagani (Sa) – Chi si aspettava una svolta è rimasto deluso. La Paganese non riesce ad avere la meglio sul Bisceglie, pareggiando lo scontro diretto in casa per zero a zero. Al termine del match con i pugliesi, Fabio De Sanzo, tecnico degli azzurrostellati, è intervenuto in conferenza stampa. Questi i temi affrontati dall’allenatore della Paganese.

Atteggiamento – A mio avviso ha inciso il calo fisico di quattro, cinque elementi, soprattutto a centrocampo Navas e Capece hanno sofferto tanto. Era prevedibile, considerando che Dellafiore non giocava da tanto, Cesaretti e Stendardo venivano da un periodo di stop. Eravamo sempre un po’ lenti e prevedibili, abbiamo centrato un pareggio che, con un pizzico di voglia e personalità in più, poteva tramutarsi in altro.

Errori – Puntavo tanto sul primo tempo, sapevamo che quattro, cinque calciatori sarebbero calati alla distanza e così è stato. Era prevedibile dopo aver giocato tre, quattro partite di fila. Puntavo sui primi 45 minuti per andare più all’arrembaggio, prendendoli alti. Ci siamo anche riusciti in parte, poi nel secondo tempo ci siamo impauriti. Con l’uscita di Cesaretti abbiamo perso qualcosa ma adesso dobbiamo rimetterci in forma e recuperare qualche calciatore fisicamente.

Scontro diretto – Il Bisceglie è una buona squadra, di positivo c’è il fatto di non aver sofferto quasi mai, tanto che loro hanno fatto un solo tiro in porta. Dobbiamo lavorare, alzare la forma fisica e metterci convinzione. Se cresceranno quei due, tre giocatori più esperti potremo fare qualcosa in più.

Spogliatoio – C’era amarezza per l’importanza della partita ma non dobbiamo piangerci addosso, dobbiamo alzare la testa e fare tutto il possibile. Se ci avvaliamo e abbattiamo non andiamo da nessuna parte.

Classifica – La montagna da scalare era ardua fin dall’inizio. Non dobbiamo essere pessimisti. Non abbiamo fatto una grande partita ma non abbiamo subito gol per la prima volta e il bicchiere va visto mezzo pieno. Non facciamo polemiche e piagnistei inutili, siamo tutti sulla stessa barca, tifosi, giocatori, allenatore, staff, presidente e giornalisti. Mancano ancora quindici partite e migliorando il livello fisico potremo fare qualcosa in più.

Carattere – Il blocco non è a livello psicologico. Noi, ad esempio, è dall’inizio del campionato che non vinciamo un contrasto a centrocampo forse perché, strutturalmente, siamo un po’ piccoli. Più di dargli convinzione e farli allenare ad alta intensità non posso fare. Adesso è arrivato il momento di ritrovare una forma diversa, devo cercare di recuperare tutti.

Nacci – Se gioca uno non può giocare un altro. Per me può giocare solo davanti alla difesa o al massimo come doppio mediano. E’ un atteggiamento che vorrei avere ma adesso vorrei solo avere tutti i giocatori a disposizione. Lo stato di forma ti da sicurezza. Dobbiamo essere positivi, senza avvilirci o abbatterci, adesso chiedo l’aiuto di tutti senza fare lo scarica barile altrimenti ci facciamo dell’autolesionismo. Qualcuno magari non ci crede più, io invece ci credono e devono crederci anche i miei ragazzi.

Presidente – Parlavamo della forma, si è visito un po’ di calo soprattutto in quelli che sono arrivati a gennaio ma era prevedibile.

Scarpa – Non al top è meglio non farlo giocare altrimenti diventa il capro espiatorio di questa squadra. Per me è il giocatore simbolo di questa squadra, quando starà bene giocherà tutte le partite.

Capece – Ha accusato un po’ il contraccolpo. Ha fatto cinque, sei partite ad alto livello e mi aspettavo un calo fisico, è solo e soltanto questo. Ad averceli altri giocatori come Giorgio. Non buttiamo la croce addosso a nessuno, prendetevela piuttosto con me che sono abituato a questo tipo di situazioni ma lasciate stare i ragazzi.