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Camerota (Sa) – Sono rientrati in possesso del Comune di Camerota, dallo scorso 14 agosto, i terreni nella zona del Mingardo di proprietà pubblica che erano stati sequestrati tre anni fa. Dopo attente e dettagliate valutazioni da parte della Procura della Repubblica del Tribunale di Vallo della Lucania, con ordinanza contingibile ed urgente, si è consentita la sosta temporanea gratuita solo quando, lungo il litorale di Cala del Cefalo, la circolazione diventa ingestibile e pericolosa. 
La situazione viaria dal giorno dell’apertura è nettamente migliorata, soprattutto per quanto concerne la sicurezza e la fruibilità del traffico, fa sapere oggi in una nota il sindaco Mario Antonio Scarpitta. Anche gli stabilimenti balneari e le attività che insistono su quella zona, hanno espresso il loro parere positivo a riguardo. Un lavoro sinergico tra il Comune di Camerota, la Procura di Vallo della Lucania, i tecnici e la Provincia di Salerno che ha  – oltretutto – autorizzato gli accessi. 
Molte altre aree resteranno chiuse per evidenti motivi di sicurezza, senza la possibilità di essere riaperte.
Le percorrenza dell’arteria che collega Marina di Camerota a Palinuro e alle uscite della strada statale 18 Cilentana, è migliorata visibilmente. Con le aree chiuse, a volte, si impiegava anche un’ora per percorrere meno di due chilometri. 
Un ringraziamento sentito all’avvocato Natale per l’impegno profuso e il lavoro svolto. Grazie anche a chi, negli anni, ha avuto pazienza e ha dimostrato fiducia nell’operato dell’Amministrazione Comunale, affinchè le aree tornassero nella disponibilità dell’ente e di conseguenza dei cittadini e dei turisti – ha commentato il primo cittadino. 
Adesso sarà necessario avviare l’iter per una generale riorganizzazione della viabilità e dei servizi in quella zona, nonché progettare – di concerto con gli operatori del settore e gli addetti ai lavori – una nuova prospettiva per l’intera area del Mingardo che diventerà, insieme agli altri, il prossimo obiettivo”.