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Acqua, sabbia, atmosfera in un controllo che avviene prima,  durante e dopo i lavori. L’intervento per il dragaggio dei fondali al porto di Salerno è costantemente accompagnato da un monitoraggio continuo ambientale, così come richiesto dal Ministero che ha autorizzato il prelievo delle sabbie e il reinserimento al largo di Capo d’Orso proprio per la qualità delle sabbie che però devono essere costantemente qualificate.

A spiegare tutto il lavoro è il direttore del cantiere, Gianluigi Lalicata che segue i lavori per conto dell’Ente appaltante, l’Autorità portuale che, da oggi, nel rispetto della tempistica contrattuale, può contare sull’ausilio di una seconda draga. Per il monitoraggio ambientale, di acqua e sabbia, invece, il cantiere conta sul lavoro e le analisi dell’Istituto zoologico  Anton Dohr ed un laboratorio di analisi situato nei pressi della Stazione Marittima. Questa mattina sul posto anche i tecnici dell’Arpac che hanno verificato i prelievi. Al Cugri dell’Università degli studi di Salerno,  invece,  i controlli sull’impatto ambientale Proseguiranno anche dopo i lavori di dragaggio per verificare l’impatto dell’arrivo di un maggior numero di navi all’interno dell’infrastruttura salernitana.